Il
nuoto ai campionati mondiali di Kazan si apre con il bronzo della 4x100
stile libero maschile, storica medaglia a distanza di otto anni dall'argento di
Melbourne 2007 (la nona della spedizione russa e la quarantaquattresima del
nuoto ai mondiali). E' il podio iridato che entra nella storia del nuoto
azzurro dopo quello australiano (argento con Massimiliano Rosolino, Alessandro
Calvi, Christian Galenda e Filippo Magnini - 3'14"04) e quella di Calì in
Colombia, targato 1975, con Roberto Pangaro, il presidente della Federnuoto
Paolo Barelli, Claudio Zei e Marcello Guarducci che chiusero terzi
in 3'31"85. Volano gli azzurri che fendono le acque della Kazan
Arena: Luca Dotto apre al sesto posto in 48"75 (23"42); poi ci pensa
bomber Marco Orsi a riportare gli azzurri sotto lasciando addirittura il cambio
al secondo posto (47"75 / 22"47); Michele Santucci è bravo a
mantenere a galla la staffetta con una frazione da 48"48 (22"74 /
quarto posto) e super Pippo Magnini fa uno dei tanti capolavori della sua
interminabile carriera (due ori, un argento e un bronzo iridato) chiudendo in
47"55 (22"18), per il 3'12"53 che porta l'Italia davanti al
Brasile (3'13"22); vince la Francia in 3'10"74 davanti alla Russia in
3'11"19. "Con gli anni ho imparato una lezione: non contano i tempi
ma i ferri, le medaglie - spiega Luca Dotto, venticinquenne veneto di
Camposampiero, ma romano d'adozione, vicecampione del mondo a Shanghai 2011 nei
50 sl, tesserato per Forestale e Larus Nuoto ed allenato dal tecnico federale
Claudio Rossetto - l'Italia non aveva mai avuto una staffetta così forte.
Questo bronzo ce lo siamo meritato e traccia la strada in vista dei Giochi
Olimpici dell'anno prossimo". Felicissimo per il primo podio mondiale
bomber Marco Orsi si scalda: "Finalmente una medaglia che ripaga tante
delusioni, che ci rinfranca e ci rende felici - dice il venticinquenne di
Budrio di Fiamme Oro e Uisp Bologna allenato da Roberto Odaldi - Sapevamo che
potevamo ottenere un successo così importante ed abbiamo dato tutti il massimo.
E' una vittoria della squadra". Al primo squillo mondiale anche Michele
Santucci, terzo frazionista: "Ho commesso qualche errore perchè sono
uscito schiacciato sulla corsia - afferma il ventiseienne di Castelfiorentino
tesserato Fiamme Azzurre e Larus ed allenato da Rossetto - però il risultato è
quello che conta. Potevo limare qualche decimo ma salire sul podio mondiale mi
inorgoglisce". Il più entusiasta di tutti è Filippo Magnini, il
capitano: "Sono felicissimo - dichiara Magnini, che torna sul
podio iridato otto anni dopo il bis d'oro nei 100 stile libero e l'argento
nella 4x100 stile libero di Melbourne - sapevamo che Francia e Russia fossero
imprendibili. Abbiamo battuto il Brasile che ha un età media più bassa della
nostra. Ho dato la vita in gara, passando veloce come non mai. I ragazzi sono stati
bravissimi. Dotto ha aperto alla pari con gli altri, mentre Orsi ci ha portato
in zona medaglia. Santucci ha consolidato le posizioni. Sapevamo che non
avrebbe tradito. E' un trattore. Lui fa il lavoro sporco determinante in una
squadra. Lo chiamiamo il vaporetto di Cortona perché non salta mai una
corsa. Gli avevo chiesto di portarmi vicino agli altri; poi ci avrei
pensato io. Prima della gara gli ho detto: 'oggi ti faccio vedere perchè ho
vinto due mondiali'. Sono felice che delle tre medaglie iridate della 4x100 due
portino il mio nome - continua il 33enne del Team Lombardia allenato da Matteo
Giunta - Tra un anno ci sono le Olimpiadi. Non credo che gli Stati Uniti ci
faranno un altro regalo e sarà dura competere col Brasile che nuoterà in casa;
noi ci arriviamo terzi al mondo malgrado qualche imperfezione. Vuol dire che
possiamo migliorare e poi potremmo ritrovare Luca Leonardi, quest'anno fermato
dagli infortuni". Dall'oro nei 100 stile libero di Montreal sono passati
dieci anni. "Mi sembra ieri - conclude - anche le medaglie sembrano
uguali, fatte di metallo e acqua cristallizzata come allora".
Storico sesto posto anche della 4x100 stile libero femminile che torna a disputare una finale iridata dopo 10 anni e, a qualifica olimpica ottenuta, stabilisce il miglior risultato di sempre dopo le edizioni di Madrid 1986 (settima), Fukuoka 2001 (ottava) e Barcellona 2003 (ottava) e timbra il record italiano. Erika Ferraioli (54"80 / 26"22), Silvia Di Pietro (53"63 /25"42), Laura Letrari (55"00 /26"24) e Federica Pellegrini (53"73 / 26"07), chiudono in 3'37"16 battendo il 3'37"63 stabilito ai campionati europei di Berlino il 18 agosto scorso per il bronzo continentale. Vince l'Australia (3'31"48 col record dei campionati), davanti all'Olanda (3'33"67) e gli Usa (3'34"61). "Gli obiettivi sono stati raggiunti. Un ingresso in finale che mancava da dodici anni e un record italiano battuto mi rendono orgogliosa - dichiara Federica Pellegrini, 27 anni il 5 agosto; tesserata per il CC aniene ed allenata da Matteo Giunta - Poi ho avuto buone sensazioni in vasca e in previsione dei prossimi giorni e delle prossime gare sono ottimista". Sprizza gioia da tutti i pori Laura Letrari, alla sua prima finale mondiale: "Sono al settimo cielo perchè ho nuotato per la prima volta una finale mondiale - dichiara la ventiseienne di Bressanone portacolori di Esercito e Bolzano Nuoto ed allenata da Dario Taraboi - sono felicissima per il record e per aver rappresentato l'Italia e l'Alto Adige in questo mondiale. Ho fatto il meglio che potevo e ho chiuso in linea con i tempi previsti". Insoddisfatta per il tempo a fine gara Erika Ferraioli: "Sono stanchissima, ho dato tutta me stessa tanto che non riuscivo ad uscire dall'acqua. Mi spiace perchè volevo dare il mio contributo in maniera più consistente - spiega la 29enne velocista romana di Aniene ed Esercito allenata da Mirko Nozzolillo - E' una staffetta in cui tutte crediamo e che vogliamo far crescere ancora partendo da questa finale e questo record italiano". D'accordo Silvia Di Pietro, romana 22enne di Forestale e CC Aniene e seguita da Mirko Nozzolillo: "Non mi sentivo così bene da tempo. Sono felice ed ottimista per le gare individuali. Il campionato mondiale si è aperto alla grande".
Chiude settima nei 400 stile libero Diletta Carli col tempo di 4'07"30 in linea col tempo del mattino in 4'07"15. La 19enne viareggina, tesserata per Fiamme Oro e Tirrenica, copre la distanza passando in 1'00"05, 2'02"97 e 3'04"96. Ha vinto la primatista mondiale della distanza, la statunitense Katie Ledecky in 3'59"13 stabilendo il primato dei campionati, davanti all'olandese Sharon Van Rouwendaal allenata da Philippe Lucas - già protagonista nel nuoto di fondo - seconda in 4'03"02. "Speravo in un tempo migliore - racconta l'azzurra, allenata al centro federale di Ostia dal responsabile del mezzofondo Stefano Morini, alla prima finale mondiale della carriera - all'inizio avevo l'impressione di non prendere acqua. Poi invece ho inziato a forzare perdendo un po' il ritmo braccia-gambe. Sono felice per l'accesso in finale, ma voglio vedere il bicchiere mezzo vuoto per avere maggiori stimoli verso il futuro".
La sessione pomeridiana era stata aperta da Ilaria Bianchi, che si era ferma alle semifinali dei 100 farfalla col quindicesimo tempo di 58"49 (27"31 il passaggio) peggiorando di dodici centesimi il tempo delle batterie. Spettacolo della svedese Sarah Sjoestroem, campionessa mondiale della specialità a Roma 2009 e Barcellona 2013, che stabilisce il record del mondo in 55"74 (26"46) limando quello della staunitense Dana Vollmer di 55"98 stabilito a Londra durante i Giochi Olimpici il 29 luglio 2012. Nella stessa gara la cinese Chen Xinyi firma il record mondiale juniores e lo porta sul 57"36. "Sono passata troppo piano; sapevo che bisognava scendere sotto 58" per accedere in finale - dichiara la 25enne bolognese di Castel San Pietro Terme, tesserata per Fiamme Azzurre e Azzurra 91, allenata dal tecnico federale Fabrizio Bastelli e già bronzo europeo in carica, sesta ai campionati mondiali di Barcellona 2013 e quinta alle Olimpiadi di Londra 2012 - Ho avuto un infortunio alla spalla che ha causato un ritardo negli allenamenti e sono arrivata al Settecolli con solo dieci giorni di lavoro completo dopo un mese di sole gambe. Il lavoro svolto non era sufficiente per competere in un contesto così alto. Faccio i complimenti a Sarah Sjoestroem per il record mondiale; è una grande atleta ed è migliorata molto in questi anni".
In vista degli 800 e soprattutto dei 1500 stile libero di Gregorio Paltrinieri si svelano i suoi principali avversari nei 400 stile libero con Sun Yang che vince il titolo in 3'42"58 (battuto il miglior crono stagionale dell'australiano Mak Horton di 3'42"84, eliminato in batteria con l'undicesimo tempo di 3'47"37) e il canadese Ryan Cochrane che si piazza terzo in 3'44"59. Nei 200 misti vola in finale col record europeo Katinka Hosszú in 2'06"86 battendo il "suo" 2'07"30 delle batterie; mentre nella prima semifinale record mondiale juniores della turca Viktoria Zeynep Gunes in 2'11"46.
Storico sesto posto anche della 4x100 stile libero femminile che torna a disputare una finale iridata dopo 10 anni e, a qualifica olimpica ottenuta, stabilisce il miglior risultato di sempre dopo le edizioni di Madrid 1986 (settima), Fukuoka 2001 (ottava) e Barcellona 2003 (ottava) e timbra il record italiano. Erika Ferraioli (54"80 / 26"22), Silvia Di Pietro (53"63 /25"42), Laura Letrari (55"00 /26"24) e Federica Pellegrini (53"73 / 26"07), chiudono in 3'37"16 battendo il 3'37"63 stabilito ai campionati europei di Berlino il 18 agosto scorso per il bronzo continentale. Vince l'Australia (3'31"48 col record dei campionati), davanti all'Olanda (3'33"67) e gli Usa (3'34"61). "Gli obiettivi sono stati raggiunti. Un ingresso in finale che mancava da dodici anni e un record italiano battuto mi rendono orgogliosa - dichiara Federica Pellegrini, 27 anni il 5 agosto; tesserata per il CC aniene ed allenata da Matteo Giunta - Poi ho avuto buone sensazioni in vasca e in previsione dei prossimi giorni e delle prossime gare sono ottimista". Sprizza gioia da tutti i pori Laura Letrari, alla sua prima finale mondiale: "Sono al settimo cielo perchè ho nuotato per la prima volta una finale mondiale - dichiara la ventiseienne di Bressanone portacolori di Esercito e Bolzano Nuoto ed allenata da Dario Taraboi - sono felicissima per il record e per aver rappresentato l'Italia e l'Alto Adige in questo mondiale. Ho fatto il meglio che potevo e ho chiuso in linea con i tempi previsti". Insoddisfatta per il tempo a fine gara Erika Ferraioli: "Sono stanchissima, ho dato tutta me stessa tanto che non riuscivo ad uscire dall'acqua. Mi spiace perchè volevo dare il mio contributo in maniera più consistente - spiega la 29enne velocista romana di Aniene ed Esercito allenata da Mirko Nozzolillo - E' una staffetta in cui tutte crediamo e che vogliamo far crescere ancora partendo da questa finale e questo record italiano". D'accordo Silvia Di Pietro, romana 22enne di Forestale e CC Aniene e seguita da Mirko Nozzolillo: "Non mi sentivo così bene da tempo. Sono felice ed ottimista per le gare individuali. Il campionato mondiale si è aperto alla grande".
Chiude settima nei 400 stile libero Diletta Carli col tempo di 4'07"30 in linea col tempo del mattino in 4'07"15. La 19enne viareggina, tesserata per Fiamme Oro e Tirrenica, copre la distanza passando in 1'00"05, 2'02"97 e 3'04"96. Ha vinto la primatista mondiale della distanza, la statunitense Katie Ledecky in 3'59"13 stabilendo il primato dei campionati, davanti all'olandese Sharon Van Rouwendaal allenata da Philippe Lucas - già protagonista nel nuoto di fondo - seconda in 4'03"02. "Speravo in un tempo migliore - racconta l'azzurra, allenata al centro federale di Ostia dal responsabile del mezzofondo Stefano Morini, alla prima finale mondiale della carriera - all'inizio avevo l'impressione di non prendere acqua. Poi invece ho inziato a forzare perdendo un po' il ritmo braccia-gambe. Sono felice per l'accesso in finale, ma voglio vedere il bicchiere mezzo vuoto per avere maggiori stimoli verso il futuro".
La sessione pomeridiana era stata aperta da Ilaria Bianchi, che si era ferma alle semifinali dei 100 farfalla col quindicesimo tempo di 58"49 (27"31 il passaggio) peggiorando di dodici centesimi il tempo delle batterie. Spettacolo della svedese Sarah Sjoestroem, campionessa mondiale della specialità a Roma 2009 e Barcellona 2013, che stabilisce il record del mondo in 55"74 (26"46) limando quello della staunitense Dana Vollmer di 55"98 stabilito a Londra durante i Giochi Olimpici il 29 luglio 2012. Nella stessa gara la cinese Chen Xinyi firma il record mondiale juniores e lo porta sul 57"36. "Sono passata troppo piano; sapevo che bisognava scendere sotto 58" per accedere in finale - dichiara la 25enne bolognese di Castel San Pietro Terme, tesserata per Fiamme Azzurre e Azzurra 91, allenata dal tecnico federale Fabrizio Bastelli e già bronzo europeo in carica, sesta ai campionati mondiali di Barcellona 2013 e quinta alle Olimpiadi di Londra 2012 - Ho avuto un infortunio alla spalla che ha causato un ritardo negli allenamenti e sono arrivata al Settecolli con solo dieci giorni di lavoro completo dopo un mese di sole gambe. Il lavoro svolto non era sufficiente per competere in un contesto così alto. Faccio i complimenti a Sarah Sjoestroem per il record mondiale; è una grande atleta ed è migliorata molto in questi anni".
In vista degli 800 e soprattutto dei 1500 stile libero di Gregorio Paltrinieri si svelano i suoi principali avversari nei 400 stile libero con Sun Yang che vince il titolo in 3'42"58 (battuto il miglior crono stagionale dell'australiano Mak Horton di 3'42"84, eliminato in batteria con l'undicesimo tempo di 3'47"37) e il canadese Ryan Cochrane che si piazza terzo in 3'44"59. Nei 200 misti vola in finale col record europeo Katinka Hosszú in 2'06"86 battendo il "suo" 2'07"30 delle batterie; mentre nella prima semifinale record mondiale juniores della turca Viktoria Zeynep Gunes in 2'11"46.
foto Il presidente Barelli col quartetto di bronzo
Quarant'anni
fa la prima medaglia mondiale maschile. A Cali 1975, seconda edizione dei
campionati mondiali, la staffetta 4x100 stile libero conquistò il bronzo col
tempo di 3'31"85 e i frazionisti Roberto Pangaro, il presidente della
Federnuoto Paolo Barelli, Claudio Zei e Marcello Guarducci. "Sono passati
40 anni, ma la passione è la stessa di allora - racconta Barelli - Guardare
questi ragazzi nuotare e vincere mi emoziona come se fossi ancora atleta.
Questa medaglia, questa gara è quella che ho più a cuore. E' una staffetta
spettacolare che coniuga potenza, sacrificio, coesione. Bravi tutti. Non era
facile battere il Brasile. Ci voleva una prestazione super ed è arrivata. Ma
ricordatevi - conclude scherzando - ho toccato il muro 40 anni prima di voi
quindi questa medaglia la sento anche un poco mia".
RISULTATI
AZZURRI - SESSIONE POMERIDIANA
Donne 100m Farfalla (Semifinali)
RI 57"27 di Ilaria Bianchi il 29 luglio 2012 alle Olimpiadi di Londra
15. Ilaria Bianchi 58"49 eliminata
Donne 400m Stile Libero (Finale)
RE 3'59"15 di Federica Pellegrini il 26 luglio 2009 ai Mondiali di Roma
Primato personale in tessuto 4'01"53 di Federica Pellegrini il 24 marzo 2008 agli Europei di Eindhoven
7. Diletta Carli 4'07"30
Donne 100m Farfalla (Semifinali)
RI 57"27 di Ilaria Bianchi il 29 luglio 2012 alle Olimpiadi di Londra
15. Ilaria Bianchi 58"49 eliminata
Donne 400m Stile Libero (Finale)
RE 3'59"15 di Federica Pellegrini il 26 luglio 2009 ai Mondiali di Roma
Primato personale in tessuto 4'01"53 di Federica Pellegrini il 24 marzo 2008 agli Europei di Eindhoven
7. Diletta Carli 4'07"30
Donne
4x100m Stile Libero (Finale)
PREC. RI 3'37"63 con Mizzau, Ferraioli, Galizi e Pellegrini il 18 agosto 2014 agli Europei di Berlino
6. l'Italia 3'37"16 (Ferraioli 54"80, Di Pietro 53"63, Letrari 55"00, Pellegrini 53"73) R.I.
19:03 Uomini 4x100m Stile Libero (Finale)
RI 3'11"48 con Calvi, Galenda, Belotti e Magnini l'11 agosto 2008 alle Olimpiadi di Pechino
3. Italia 3'12"53 (Dotto 48"75, Orsi 47"75, Santucci 48"48, Magnini 47"55)
PREC. RI 3'37"63 con Mizzau, Ferraioli, Galizi e Pellegrini il 18 agosto 2014 agli Europei di Berlino
6. l'Italia 3'37"16 (Ferraioli 54"80, Di Pietro 53"63, Letrari 55"00, Pellegrini 53"73) R.I.
19:03 Uomini 4x100m Stile Libero (Finale)
RI 3'11"48 con Calvi, Galenda, Belotti e Magnini l'11 agosto 2008 alle Olimpiadi di Pechino
3. Italia 3'12"53 (Dotto 48"75, Orsi 47"75, Santucci 48"48, Magnini 47"55)
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deepbluemedia.eu
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