La
campionessa e l’esordiente. Tania Cagnotto e Elena Bertocchi salgono sul
trampolino da un metro venerdì 12 giugno, nella quarta giornata dei campionati
europei di specialità a Rostock. Obiettivo medaglia per Tania, ingresso in
finale per Elena. ”E’ la gara perfetta per iniziare”, dice Tania che la conosce
bene per averla già vinta cinque volte dal 2009 al 2014 (Torino ’09, Budapest
’10, Torino ’11, Rostock ’13 e Berlino ’14) e prima ancora agli europei
juniores (Istanbul 2000 e Edimburgo 2003). “Sono tuffi semplici – continua - ma
che vanno fatti tutti alla perfezione perché è facile scivolare in basso. E’
una gara di precisione. Voglio essere costante e fare bene i presalti”. Tania è
di casa a Rostock, ma non aveva ancora visto il mare. “Sono quindici anni che
ci vengo, soprattutto per il meeting, ed è la prima volta che ci sono stata.
Martedì avevo la mattinata libera e ne ho approfittato per andare a
Warnemunde”. La piscina la conosce molto bene ma “i trampolini cambiano sempre
ed ogni volta ti ci devi riabituare. Io poi non mi decido mai. Ma stavolta ho
scelto prima il trampolino: la gara da un metro la faccio in quello vicino al
bordo e la gara da tre in quello vicino la piattaforma”.
Sabato avrà i tre metri sincro con Francesca Dallpè e domenica i tre individuali. “Spero di arrivare alla fine delle competizioni meglio di come ci sono arrivata a Berlino, dove invece ero un po’ stanca. La preparazione quest’anno è stata diversa e migliore e ciò mi rende ottimista”. Anche Francesca pensa molto ai tre metri. “Sto lavorando con particolare attenzione alla gara individuale perché quest’anno ai mondiali di Kazan serviranno da qualificazione olimpica. L’europeo in questo periodo va benissimo, perché, oltre all’importanza della manifestazione, da la possibilità di allenare la testa e abituare il fisico allo stress e ai ritmi della grande competizione. I miei tuffi sono gli stessi; mi aspetto di fare al meglio i tre a me più congeniali e non fare sbavature negli altri due”.
Elena Bertocchi ha nove anni meno di Tania Cagnotto, ma i tuffi sono gli stessi: 403B, 105B, 203B, 303B e 5333D. Ha soltanto invertito gli ultimi due salti. “Ho sempre fatto questi tuffi – spiega – perché ho deciso dall’inizio di fare un programma più impegnativo. Adesso, con il passare degli anni, ci sono atlete che fanno tuffi anche più difficili”. E’ tesserata con Esercito e Canottieri Milano ed allenata da Vittorio Dario Scola. E’ il suo primo europeo assoluto. Con la Nazionale giovanile, tra il 2008 e il 2012, ha vinto 7 medaglie agli europei (4 ori, 2 argenti e 1 bronzo) ed è stata due volte campionessa da 1 metro. “Anche due quarti posti ai mondiali, sempre da un metro”, aggiunge. Alle selezioni di Bolzano ha ottenuto 272 punti, uno in meno del suo personale. E’ nata a Milano il 19 settembre 1994 e si tuffa da quando aveva 5 anni. “In piscina ci passo circa sei ore al giorno. Anche qui ho proseguito ad allenarmi. E’ una bellissima emozione essere a Rostock. Sono la più piccola della squadra”. Si avvicina alla gara con le idee chiare. “Non conosco le mie avversarie perché è la mia prima volta da senior ma sono qui per una medaglia. La finale è l’obiettivo minimo per poi poterci provare. Mi relaziono con Tania. Lei è la campionessa e il mio modello”. ”I tuffi che mi preoccupano di più – conclude – sono quelli con il presalto. Se prendo bene la rincorsa la metà è fatta”. Oggi sono venuti a trovarla i genitori, papà Marco e mamma Paola, e la sorella Lucia. “Seguono la gara e poi ripartono”.
Sabato avrà i tre metri sincro con Francesca Dallpè e domenica i tre individuali. “Spero di arrivare alla fine delle competizioni meglio di come ci sono arrivata a Berlino, dove invece ero un po’ stanca. La preparazione quest’anno è stata diversa e migliore e ciò mi rende ottimista”. Anche Francesca pensa molto ai tre metri. “Sto lavorando con particolare attenzione alla gara individuale perché quest’anno ai mondiali di Kazan serviranno da qualificazione olimpica. L’europeo in questo periodo va benissimo, perché, oltre all’importanza della manifestazione, da la possibilità di allenare la testa e abituare il fisico allo stress e ai ritmi della grande competizione. I miei tuffi sono gli stessi; mi aspetto di fare al meglio i tre a me più congeniali e non fare sbavature negli altri due”.
Elena Bertocchi ha nove anni meno di Tania Cagnotto, ma i tuffi sono gli stessi: 403B, 105B, 203B, 303B e 5333D. Ha soltanto invertito gli ultimi due salti. “Ho sempre fatto questi tuffi – spiega – perché ho deciso dall’inizio di fare un programma più impegnativo. Adesso, con il passare degli anni, ci sono atlete che fanno tuffi anche più difficili”. E’ tesserata con Esercito e Canottieri Milano ed allenata da Vittorio Dario Scola. E’ il suo primo europeo assoluto. Con la Nazionale giovanile, tra il 2008 e il 2012, ha vinto 7 medaglie agli europei (4 ori, 2 argenti e 1 bronzo) ed è stata due volte campionessa da 1 metro. “Anche due quarti posti ai mondiali, sempre da un metro”, aggiunge. Alle selezioni di Bolzano ha ottenuto 272 punti, uno in meno del suo personale. E’ nata a Milano il 19 settembre 1994 e si tuffa da quando aveva 5 anni. “In piscina ci passo circa sei ore al giorno. Anche qui ho proseguito ad allenarmi. E’ una bellissima emozione essere a Rostock. Sono la più piccola della squadra”. Si avvicina alla gara con le idee chiare. “Non conosco le mie avversarie perché è la mia prima volta da senior ma sono qui per una medaglia. La finale è l’obiettivo minimo per poi poterci provare. Mi relaziono con Tania. Lei è la campionessa e il mio modello”. ”I tuffi che mi preoccupano di più – conclude – sono quelli con il presalto. Se prendo bene la rincorsa la metà è fatta”. Oggi sono venuti a trovarla i genitori, papà Marco e mamma Paola, e la sorella Lucia. “Seguono la gara e poi ripartono”.
TRAMPOLINO
3 METRI. Nessun azzurro nella finale dei tre metri maschili vinta oggi
pomeriggio dal francese Matthieu Rosset con 476.70 punti. Argento e bronzo ai
russi Evgenii Kuznetsov con 467.70 e Ilia Zakharov con 451.85. Tommaso Rinaldi
e Michele Benedetti si sono classificati diciannovesimo con 329.85 e ventiquattresimo
con 298.05. Hanno aumentato l’asticella nei preliminari (una decisione che gli
fa onore) inserendo da subito la terza difficoltà. Con tre tuffi superiori a
3.3 di difficoltà aumentano le potenzialità di rientrare tra i primi 18 al
mondo. Tommaso e Michele, che avrebbero anche potuto inserire la terza
difficoltà una volta in finale, a metà aprile a Bolzano avevano saltato bene il
307C, il triplo e mezzo rovesciato raggruppato, che invece oggi hanno sbagliato
quasi allo stesso modo (curioso lo stesso punteggio di 22.75). “E’ un tuffo
abbastanza fisico – spiega il cittì Giorgio Cagnotto – che a Bolzano gli avevo
visto fare meglio. Sia in gara che in collegiale”.
AZZURRI
IN GARA DOMANI. Venerdì 12 giugno sono in programma il trampolino da 1
metro femminile (22 ragazze per 12 posti) e il trampolino da 3 metri sincro
maschile (9 squadre per 8 posti). Da 1 metro sono iscritte Elena Bertocchi e
Tania Cagnotto, ventesima e ventiduesima in ordine di salto; nel sincro la
coppia azzurra è composta da Michele Benedetti e Tommaso Rinaldi. Preliminari
alle 10 e alle 13; finali alle 15.30 e 17.30.
IL
MEDAGLIERE DOPO 5 COMPETIZIONI
1 RUS 2
2 1
2 FRA 2 1 0
3 UKR 1 0 2
4 GER 0 1 0
4 GBR 0 1 0
6 ITA 0 0 1
6 HUN 0 0 1
2 FRA 2 1 0
3 UKR 1 0 2
4 GER 0 1 0
4 GBR 0 1 0
6 ITA 0 0 1
6 HUN 0 0 1
Foto di
G.Perrottino/Deepbluemedia.eu
Il sito uffciale
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