Federica
Pellegrini: «Grazie Pozzuoli, verrò in onore delle vittime»
Dama di
gran croce. Che fosse una dama, degna di tutti gli onori, donna di alto rango,
non c'era alcun dubbio ma da questi giorni Federica Pellegrini può fregiarsi
del titolo di "Dama di Gran Croce", onorificenza che il Comune di
Pozzuoli gli conferirà presto. La nuotatrice, all'indomani dell’incidente
stradale di Monteforte Irpino che provocò 40 vittime quasi tutte di Pozzuoli,
gareggiò nella semifinale del campionato del mondo di Barcellona con una
vistosa striscia nera dipinta sul braccio in segno di lutto. «È stato un gesto
che ci ha colpito molto, perché è stato spontaneo e di sincera partecipazione -
dice il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia - Con questo titolo vogliamo
ringraziare l'atleta e la sensibilità della donna. Grazie Federica».
Pellegrini, apprezza il gesto?
«Sì, sono molto contenta e spero di andare al più presto a Pozzuoli per ritirarlo. Per me è un grande onore anche perché è una cosa che mi è venuta da cuore, che sentivo di fare ed ho fatto».
Racconti.
«Era il giorno della mia semifinale ai mondiali di Barcellona e poco prima della gara ci raggiunse la notizia della tragedia. Per me era importante fare un gesto di vicinanza. Non potevamo certo mettere il lutto al braccio, negli sport acquatici non è possibile perché qualsiasi fascia determinerebbe un attrito con l'acqua».
Così?
«Avevamo un pennarello nero e decisi che poteva essere quello il modo per disegnare una fascia. Abbiamo chiesto se era possibile e ci hanno detto di si. Quindi sono scesa in acqua con quel segno di riconoscimento».
Un’idea originale, perché mai prima un segno di lutto era stato così visibile in una gara in piscina...
«Effettivamente non ricordo altri episodi simili».
E ora, quando arriverà a Pozzuoli?
«Non subito. Adesso c'è un periodo molto duro, tra gli Assoluti di Riccione, gli allenamenti e la preparazione per gli Europei di Berlino. Vedremo ma è un giorno che attendo con piacere».
Che rapporto ha con Napoli?
«Bellissimo, ho tanti amici. Vado spesso a Capri e tante volte ho avuto la possibilità di visitare la città. Fantastica, ricordi di giornate bellissime e gente molto calorosa che mi ha fatto sentire a casa. So che a Napoli è in campo l'Italia di Davis. Mi piacerebbe molto, ma non posso essere lì a sostenere i ragazzi, li guarderò dalla tv».
Un 2014 in cui si dedicherà solo ai 200 stile?
«Duecento stile e duecento dorso. In ogni caso vedremo anche con il mio allenatore dopo gli Assoluti di Riccione».
Il programma prevede le gare in Romagna, poi un maggio presumibilmente a Narbonne per allenarsi con Lucas. Infine apnea fino a Berlino. Nel mezzo una visita a Pozzuoli.
«Non vedo l'ora. Sarò contentissima di ricevere questo riconoscimento perché, ripeto, è un gesto nato dal cuore e, come sempre accade sono i più belli, i più sentiti».
Pellegrini, apprezza il gesto?
«Sì, sono molto contenta e spero di andare al più presto a Pozzuoli per ritirarlo. Per me è un grande onore anche perché è una cosa che mi è venuta da cuore, che sentivo di fare ed ho fatto».
Racconti.
«Era il giorno della mia semifinale ai mondiali di Barcellona e poco prima della gara ci raggiunse la notizia della tragedia. Per me era importante fare un gesto di vicinanza. Non potevamo certo mettere il lutto al braccio, negli sport acquatici non è possibile perché qualsiasi fascia determinerebbe un attrito con l'acqua».
Così?
«Avevamo un pennarello nero e decisi che poteva essere quello il modo per disegnare una fascia. Abbiamo chiesto se era possibile e ci hanno detto di si. Quindi sono scesa in acqua con quel segno di riconoscimento».
Un’idea originale, perché mai prima un segno di lutto era stato così visibile in una gara in piscina...
«Effettivamente non ricordo altri episodi simili».
E ora, quando arriverà a Pozzuoli?
«Non subito. Adesso c'è un periodo molto duro, tra gli Assoluti di Riccione, gli allenamenti e la preparazione per gli Europei di Berlino. Vedremo ma è un giorno che attendo con piacere».
Che rapporto ha con Napoli?
«Bellissimo, ho tanti amici. Vado spesso a Capri e tante volte ho avuto la possibilità di visitare la città. Fantastica, ricordi di giornate bellissime e gente molto calorosa che mi ha fatto sentire a casa. So che a Napoli è in campo l'Italia di Davis. Mi piacerebbe molto, ma non posso essere lì a sostenere i ragazzi, li guarderò dalla tv».
Un 2014 in cui si dedicherà solo ai 200 stile?
«Duecento stile e duecento dorso. In ogni caso vedremo anche con il mio allenatore dopo gli Assoluti di Riccione».
Il programma prevede le gare in Romagna, poi un maggio presumibilmente a Narbonne per allenarsi con Lucas. Infine apnea fino a Berlino. Nel mezzo una visita a Pozzuoli.
«Non vedo l'ora. Sarò contentissima di ricevere questo riconoscimento perché, ripeto, è un gesto nato dal cuore e, come sempre accade sono i più belli, i più sentiti».
Fonte di
Gianluca Agata
http://www.ilmattino.it/
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