Wednesday, July 2, 2014

Di Fulvio-Recco, la stizza del Brescia - Borelli, Malchiodi e Di Fulvio protagonisti della vicenda


L'ingaggio di Francesco Di Fulvio da parte della Pro Recco non è proprio andato giù alla dirigenza del Brescia. La conferma arriva dalle colonne di Bresciaoggi.it che ha raccolto le dichiarazioni di Malchiodi e Borelli: "Ha preferito il vil denaro ad una crescita graduale".
DA GIORGETTI A DI FULVIO - E' passato un anno esatto da quando i lombardi provarono in tutti i modi a scippare l'attaccante italo-ungherese ai campioni d'Italia. Quest'anno le parti si sono invertite e anche l'esito delle trattative è cambiato. La "vendetta" dei liguri indossa la calottina di Francesco Di Fulvio, talentuoso attaccante che Campagna ha inserito ormai in pianta stabile nel Settebello, e che rappresenta il primo colpo messo a segno dal nuovo d.s. recchelino, Mino Marsili.
Di seguito quanto riportato ieri dal quotidiano Bresciaoggi.it, a firma di Fabrizio Vertua: «Il luccichio del denaro lo ha convinto», è l'amaro commento del presidente Andrea Malchiodi. Decisamente più acceso l'animo di Piero Borelli: «Io sono della vecchia guardia, per me una stretta di mano, vale ancora. Ma probabilmente i tempi e le persone cambiano».
Il direttore sportivo dell'An si riferisce a Barcellona, alla Final six della Champions league, quando Di Fulvio andò da Malchiodi rivelandogli che al Recco gli avevano offerto un ingaggio superiore al doppio di quello che prendeva a Brescia. «A questo punto - racconta Borelli -, il giocatore strinse la mano a Malchiodi, rassicurandolo che sarebbe restato a Brescia con Bovo, per continuare a crescere e giocare in Champions». La partenza di Bovo per Recco aveva messo in dubbio la permanenza del giocatore, che nonostante il ritorno dell'allenatore se ne è andato lo stesso. «Si è fatto ammaliare dalle rassicurazioni del nuovo direttore sportivo del Recco Marsili - sbotta Borelli - che gli avrebbe detto che il nuovo allenatore lo stimerebbe tantissimo e avrebbe il posto assicurato anche in coppa. Non ci vuole molto per capire che non sarà così».
«Dispiace perché tenevamo al giocatore - aggiunge Malchiodi - che qui avrebbe potuto proseguire la sua maturazione attraverso un grande minutaggio sia in coppa sia in campionato. - spiega - Ma non è stato molto lungimirante, ha pensato al denaro immediato. Anche io non credo che possa trovare molto spazio in una squadra già ad altissimo livello». Un problema che ormai riguarda Di Fulvio, mentre l'An deve guardare avanti. Dopo aver sondato per un ritorno di Niccolò Gitto - «ma le quotazioni reccheline alle quali i giocatori sono abituati non esistono in nessuna parte d'Italia» sottolinea Borelli - la società bresciana ha provato un abboccamento con Deni Fiorentini, difensore e grande uomo di movimento sempre in forza al Recco, che quest'anno ha trovato poco spazio nella corazzata ligure.
Intanto è atteso in settimana l'incontro chiarificatore con il tecnico Alessandro Bovo «che servirà a ritrovare le linee comuni per ricominciare il cammino interrotto» assicura Malchiodi. Altra importante conferma, in attesa solamente di essere ufficializzata, è la permanenza in biancazzurro del centroboa Michael Bodegas. Il francese, legato a doppio filo a Bovo, ha rinunciato alle sirene catalane del Barceloneta campione d'Europa. Restano poi da definire le posizioni di Giuseppe Valentino, Daniele Giorgi, Alessandro Nora e Filippo Legrenzi, giocatori senza contratto la cui conferma dipenderà dalle scelte di Bovo. E proseguono i sondaggi su eventuali giovani da far crescere e maturare, come avvenuto con Di Fulvio e Nicholas Presciutti. Esclusa una pista straniera, a meno che non si ripresenti un altro caso come quello di Ugo Crousillat, giocatore disposto ad essere impiegato solamente in Champions.

Fonte http://waterpolo24.com/

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