Monday, May 12, 2014

L'ex atleta azzurra si racconta - Chiara Boggiatto Intervista alla ranista torinese ormai trapiantata a Livorno

L'ex atleta azzurra si racconta - Chiara Boggiatto
Intervista alla ranista torinese ormai trapiantata a Livorno. Conclusa la sua carriera da atleta, ora si dedica allo studio.




NUOTO
Frizzante e solare come la città che l’ha adottata, Livorno, tenace e bella come la città che le ha dato i natali, Torino: è Chiara Boggiatto, ranista di classe internazionale che per oltre una decina d’anni ha vestito la maglia azzurra e che ora, dopo tante soddisfazioni, ha deciso di abbandonare l’attività agonistica per terminare gli studi.
Abbiamo chiacchierato piacevolmente con lei del suo essere stata atleta a tutto tondo.

Dopo aver smesso i panni di nuotatrice professionista, che cosa fai ora?
Mi sto dedicando allo studio, sono iscritta alla facoltà di Farmacia qui a Livorno, dove continuo a vivere pur avendo smesso di nuotare e sto svolgendo un tirocinio formativo relativo alla mia futura professione: sono parecchio impegnata, ma felice delle mie scelte.

Quanto ha inciso l’essere stata atleta per affrontare il tuo presente? 
Tantissimo! Lo sport aiuta a vivere bene, sani nel corpo e nello spirito, in particolare il nuoto insegna il rigore, la disciplina, la costanza e il metodo corretto per raggiungere un obiettivo. Tutte queste qualità sono fondamentali nella vita quotidiana, se prima volevo raggiungere il podio, ora vorrei laurearmi, mi mancano cinque esami e la tesi, ormai sto arrivando al traguardo!

C’è mai stata rivalità o invidia con tuo fratello Alessio? 
Assolutamente no! Siamo stati uno stimolo a vicenda per dare sempre il massimo.


Chiara ed Alessio boggiatto
Nuoti ancora ogni tanto? Ti manca la quotidianità clorata? 
A volte mi capita di fare qualche bracciata per tenermi in forma e rilassarmi ma l’odore di cloro ogni mattina prima allenarmi non mi manca affatto! Adesso il nuoto è puro piacere e non più lavoro e dedizione assoluta.

Il tuo primo ricordo di una gara… 
Da piccola ho iniziato come dorsista e mi ricordo che alle prime gare avevo il terrore di sbattere la testa contro il bordo! Successivamente sono stata plasmata ranista, ma non ho avuto particolari paure, ho sempre vissuto bene la competizione, anche grazie al supporto della mia famiglia.
I ricordi delle mie gare più belle sono stati sicuramente quelli legati alle Olimpiadi di Atene e Londra e ai Mondiali in casa di Roma nel 2009.


Laura Letrari, Chiara Boggiatto ed Elena Gemo a Londra 2012

La tua più grande gioia e delusione sportiva?
La mia più grande gioia è stata appunto la doppia partecipazione olimpica nel 2004 e 2012, mentre la delusione maggiore è stata quella di non essermi qualificata alle Olimpiadi di Pechino nel 2008

Qual è il bello del nuoto? 
La bellezza del nuoto è il fatto che sia uno sport individuale, ci sei tu, l’acqua e il cronometro, se vinci o se perdi il merito o demerito è tutto tuo, non devi dividere niente con nessuno.
Hai una squadra con cui ti alleni, in cui l’allenatore cerca di far uscire il tuo meglio e i compagni sono un aiuto per sopportare le fatiche e per andare più forte, ma in gara ci sei solo tu.
Tutto ciò ti fortifica molto sia come atleta che come persona.
Inoltre credo che il nuoto sia uno dei pochi sport rimasti sani, seppur l’ombra del doping aleggi dappertutto.
Il nuoto è più tecnica o anima?
Entrambi! Nel nuoto conta essere geneticamente predisposti all’acqua, è importante l’allenamento, ma è fondamentale la passione e la dedizione che ci metti per arrivare in alto.

Adesso cosa vedi oltre il tuo orizzonte?
La laureaaaaa! E riuscire a fare bene il mio mestiere, consapevole del bagaglio di emozioni ed esperienze stupende che mi ha lasciato il nuoto, uno dei migliori compagni di vita!



Scheda atleta:
Chiara Boggiatto, nata a Moncalieri il 17 febbraio 1986, specialista nei 200 m rana, ha vinto in carriera 36 titoli italiani ed è stata tre volte bronzo europeo in vasca corta nei 100 m e 200 m.
Uno dei suoi fratelli è Alessio Boggiatto, anch'egli nuotatore di caratura internazionale, oro ai Mondiali di Fukuoka nel 2001 nei 400 misti e  tre volte quarto nella stessa gara in tre edizioni consecutive dei Giochi Olimpici (2000-2004-2008).
Cresciuta alla Sisport Fiat di Torino con Fabrizio Miletto, è passata alla La Presse Nuoto dove per tre anni è stata la capitana; successivamente si è trasferita alla Livorno Nuoto con Corrado Rosso.
Dopo essersi rivelata tra le migliori raniste italiane appena quattordicenne, quando è salita sul podio nei campionati nazionali assoluti del 2000, nella sua prima competizione con la nazionale ai Giochi del Mediterraneo del 2001 ha vinto l’oro nei 200 m rana. L'anno dopo è stata convocata ai campionati Europei di Berlino, dove entra in finale nei 200 m. Nel maggio 2004 agli Europei di Madrid è stata finalista nei 100 m e si qualifica per i Giochi Olimpici di Atene, dove è semifinalista sia nei 100 che nei 200 m rana.
Ai Mondiali di Montréal nel 2005 sfiora la finale nei 200 m e la disputa nei 100;. a dicembre dello stesso anno agli Europei in vasca corta di Trieste, vince due medaglie di bronzo nei 100 e 200 m rana, oltre ad arrivare in finale nei 50 m e nella 4×50 m mista.
Ha partecipato ai Mondiali in vasca corta di Shangai nel 2006 e agli Europei di Budapest in lunga nello stesso anno, ai Mondiali di Melbourne nel 2007, agli Europei di Eindhoven del 2008, in cui però non riesce a qualificarsi per le Olimpiadi di Pechino del 2008. Nell’agosto  del 2009 ha sfiorato l'ingresso nella finale dei 100 m rana ai Mondiali di Roma. Nel 2010 nella vasca corta degli Europei di Eindhoven Chiara arriva terza nei 200 rana.
La sua prima medaglia internazionale è in vasca lunga ai Campionati Europei di Debrecen 2012, precisamente nella staffetta 4x100 mista insieme ad Arianna Barbieri, Ilaria Bianchi ed Alice Mizzau; sempre nel 2012  Chiara partecipa alle Olimpiadi di Londra. L’anno successivo decide di terminare l’attività agonistica e di dedicarsi a tempo pieno agli studi.
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Chiara si racconta a Mondonuoto.it

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