Si è
conclusa la prima delle due serate al meeting estivo che è ormai un
appuntamento fisso dell'estate del nuoto italiano. La Swimming Cup 2014-Trofeo
BPM ha aperto all'entusiasmo dell'Aspria Harbour Club. Entusiasmo ripagato da
un ottimo Gabriele Detti negli 800 sl e da una Federica Pellegrini versione
velocista e delfinista. Che non delude mai.
La Swimming
Cup 2014 comincia bene e regala subito spettacolo e divertimento.
Un’ottava edizione di qualità e con il consueto pienone di pubblico all’Aspria
Harbour Club diMilano, nella cui piscina si è svolta la prima tappa del
meeting d’estate condiviso tra il capoluogo lombardo e quello piemontese.
Domani, infatti, toccherà al Palazzo del Nuoto diTorino. Ma c’è già stato il
tempo per vedere all’opera alcuni tra i migliori nuotatori azzurriad un
mese dall’inizio dei prossimi Europei di Berlino (18-24 agosto).
C’era
attesa per colei che non ha bisogno di troppe presentazioni, Federica
Pellegrini, in un’inedita versione da delfinista e velocista nello stile
libero. Con lei anche Filippo Magnini, sempre al vertice della velocità e
campione europeo in carica dei 100 stile libero. Oltre a loro, c’era anche
attesa per vedere all’opera il gruppo di lavoro del tecnico federale Stefano
Morini. Dopo il raduno in altura inSierra Nevada, collegiale duro e durato da
metà giugno fino a dieci giorni fa. Ebbene, non hanno deluso. Merito
soprattutto di uno scintillante Gabriele Detti (nella foto Foto Andrea
Staccioli / Insidefoto/Deepbluemedia.eu) che si è confermato uomo del momento
sulla distanza in cui è recordman d’Europa: gli 800 stile libero.
Come anticipato,
gli 800 stile libero maschili sono stati un affare esclusivo di Gabriele
Detti. Le credenziali erano potentissime, essendo tra l’altro dall’aprile
scorso, il primatista europeo sulla distanza. Il livornese,però fa di
più. Tra i “reduci” anch’egli dalle tre settimane di preparazione in altura in Sierra
Nevada, ha dato dimostrazione d’essere ritornato in splendida forma nonostante
un periodo di carico molto impegnativo. La riprova è l’ottimo tempo di 7’55’’80.
Il suo terzo miglior crono in carriera. Chissà se il “gemello” di gare e
allenamenti a Ostia, Gregorio Paltrinieri, riuscirà a replicargli? Il
carpigiano, infatti, gareggerà nel weekend ai Campionati ungheresi. Alle spalle
di Detti si rivede l’ex primatista europeo Federico Colbertaldo. Il veneto,
tornato a pieni regimi nel nuoto solo da pochi mesi, ottiene un interlocutorio 8’14’’18.
Terzo il giovane astigiano Federico Brumana (8’14’’35).
Sorprese
che forse non arriveranno per il ranista numero uno d’Italia (e non solo) nelle
ultime stagioni. Ancora segnali poco incoraggianti i segnali per Fabio
Scozzoli. Il suo recupero fisico dopo l’infortunio al ginocchio non è ancora
pieno. E ciò, molto probabilmente, lo porterà a non raccogliere la wild
card berlinese concessagli dalla Federazione. Il forlivese infatti si è
fermato a 1’03’’24 nei 100 rana. Di poco meglio (19 centesimi in
meno) di quanto nuotato dieci giorni fa all’Open de Francia a Vichy.
Ma nessun salto di qualità verso i suoi standard ben più alti. Scozzoli ha
fatto intendere che quelle sensazioni positive auspicate dal vicecampione
mondiale nel 2011, non sono ancora arrivate. A questo punto, la sua presenza a
Berlino si allontana. Davanti a tutti, lo slovaccoKlobucnik (1’02’’67),
mentre secondo è giunto il portacolori della Rari Nantes Torino (che però non è
stato convocato per Berlino) Francesco Di Lecce. Il torinese ha chiuso con
il tempo di 1’02’’87.
Senza
la presenza di Federica Pellegrini, impegnata, come annunciato, solo nelle gare
di velocità e su stili “alternativi”, i 200 stile libero donne hanno
visto primeggiare una Stefania Pirozzi in ascesa irresistibile
nell’ultimo anno, dopo il trasferimento a Ostia agli ordini di Morini. La gara
è andata appannaggio della beneventana in 1’59’’70. Alle sue spalle,
altre due tra le prossime convocate agli Europei di Berlino: la diciottenneDiletta
Carli (2’03’’39) e la mezzofondista Martina Caramignoli (tempo
di 2’02’’83).
I 100
farfalla donne segnano il bis per la Pirozzi, che potremmo definire quasi
la “Katinka Hosszu italiana” (paragone eccellente per quantità di gare che è in
grado di macinare ad alti livelli). In una sfida assolutamente rara per
entrambe, la nuotatrice campana la spunta in 1’01’’58, a 40 centesimi dal
suo miglior tempo in carriera. Il filo da torcere gliel’ha dato un’inedita Federica
Pellegrini versione delfino e ottima seconda 1’01’’82 in una
gara che non la vedeva all’opera da quasi un decennio. Aurora Petronio terza
in 1’02’’31. La stessa Pellegrinisi è poi divertita prendendo parte ai 50
stile libero (gara non abituale, ma in cui si è cimentata sicuramente più
volte in carriera), ma che l’ha vista concludere bene al terzo posto (26’’10 il
crono dell’olimpionica) La vittoria è andata all’ucraina Stepaniuk in
25”77, davanti alla Koschischek (Austria) col tempo di 25"91.
La
velocità dei re, ovvero quella dei 100 stile libero uomini, ha visto
toccare per primo il russo Andrey Grechinin 49’’25, davanti
all’azzurro Filippo Magnini, che si è fermato a 49’’57. In ogni caso,
considerando l’anno solare 2014, è uno dei suoi migliori tempi. Agli Europei
potrebbe riservare delle sorprese.
50
farfalla uomini: l’ucraino seguito da Andrea Di Nino a Caserta, Andrey
Govorov, s’impone in 24’’33. Secondo il padrone di casa Matteo
Rivolta in 24’’86 e terzo Sasha Bartolo (Centro Nuoto Torino) in 25’’02.
Per il primatista italiano Rivolta si attende la prova nella doppia distanza di
domani dopo una stagione fin qui non esaltante.
Le
sfide adrenaliniche e ad eliminazione diretta, le cosiddette “australiane”,
hanno invece visto trionfare proprioGrechin (all’ultimo atto dei 50
stile libero uomini su Magnini: 23’’04 contro il 23’’68
dell’azzurro). Mentre i 50 rana hanno premiato Francesco Di
Lecce (29’’25 in finale contro il 29’’59 di Scozzoli).
L’appuntamento
è fissato per domani, dalle ore 20:40 per l’ultima tappa della Swimming Cup
2014. Tempo di trasferire tutti i protagonisti a Torino, al Palazzo
del Nuoto. E lo spettacolo ricomincerà.
Scrivi
a Luca De Matteis
FONTE
IL MONDO DEL NUOTO
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