Europei
2014: Settebello, gioia da podio. Battuto 11-9 il Montenegro. È bronzo
L'Italia
è di bronzo. Arriva la medaglia per il Settebello agli Europei di pallanuoto a
Budapest. Gli uomini di Campagna superano 11-9 il Montenegro nella finale
valevole per assegnare il terzo posto. Gli azzurri tornando così sul podio
europeo che mancava dal 2010.
Un bronzo splendente,
che forse vale qualcosa in più. Il Settebello del c.t.Alessandro
Campagna dimostra che per buttarlo giù dal podio delle
manifestazioni internazionali ci vuole tanta fatica. E, vista l’età media della
squadra azzurra dipallanuoto (nella foto di Giorgio
Scala/Inside/Deepbluemedia, mentre festeggia la vittoria) in fase di
ricambio generazionale, c’è da prevedere che col tempo diventerà sempre più
complicato scalzarla. Oggi si è consumato un antipasto, nella finale per
il terzo posto aiCampionati Europei di Budapest. L’ha saggiato
sulla propria pelle il vice campione del mondo Montenegro,
battuto 11- 9 da Tempesti e compagni. Una vittoria speciale arrivata
a un anno dalla sconfitta azzurra nella semifinale mondiale proprio ai danni
dei montenegrini. È medaglia di bronzo, ovvero podio dopo i due quarti posti di
Eindhoven 2010 e ai Mondiali di Barcellona 2013. Gli azzurri salgono sul podio
dietro alla Serbia, vincitricedell'Europeo ai danni dei padroni di
casa dell'Ungheria. Per i magiari è arrivata una sconfitta (12-7)
davvero pesante in finale.
Non era
propriamente una “finalina” quella che si è disputata allo Stadio del
nuoto Alfréd Hajós della capitaleungherese. Sia per la qualità e il
palmares delle contendenti, sia per come si erano comportate fino alle
rispettive semifinali. Per questo l’assalto al bronzo era un
traguardo molto ambito da mettere in bacheca per entrambe le squadre.
Infatti,
dopo la semifinale-shock contro i cugini della Serbia, la squadra
di Ranko Perovic era attesa a cancellare la brutta rimonta subìta due
giorni fa. I montenegrini rappresentavano e rappresentano uno dei team migliori
al mondo nella pallanuoto maschile. Inoltre, erano forti del fresco precedente
nel girone eliminatorio, finito 6-6 con un recupero negli ultimissimi secondi.
L’inizio
di gara non è stato benaugurante per l’Italia. Merito Mladan Janovic, che
alla prima azione d’attacco del Montenegro, colpisce immediatamente in una
controfuga a tu per tu con Stefano Tempesti: non fallisce grazie anche
alla sua classe sopraffina. Dalla parte opposta, invece, il centroboa
azzurro Aicardi viene presto bloccato al centro da un attentissima
difesa avversaria. Il primo tentativo verso la porta di Radic arriva
da Giorgetti dopo quasi 3’ di gioco, ma la risposta sorride al portiere dei
balcanici.
Nel
possesso successivo, infatti, arriva il 2-0 del Montenegro, che conferma
l’andamento del match con il Settebello apparso subito molto contratto.
Stavolta è l’attaccante che milita nella Pro Recco, Aleksandar
Ivovic, ad andare a bersaglio. Gli azzurri guadagnano acqua e cercano di reagire.
L’azione del primo gol parte daValentino Gallo ed è finalizzata con
intelligenza Pietro Figlioli, un vero cecchino nella prima azione
manovrata con l’uomo in più per gli azzurri. Non basta per tenere le distanze,
perché la sfortuna è decisiva nel 3-1 montenegrino. Il Settebello sui difende
bene fino al tap-in vincente di Sasa Misic. Il primo parziale si chiude
sull’1-3 per il Montenegro. Sicuramente non sono stati gli 8’ voluti da
Campagna.
Nel secondo
parziale si sblocca finalmente Matteo Aicardi. Il cannoniere di Recco non sbaglia. Servito nel mezzo da Figlioli che vede il movimento
della difesa troppo anticipato, il recchese accorcia le distanze (2-3) dopo
1’11’’ di gioco. Distanze che però durano poco: Drasko
Brguljan punisce un Tempesti apparso non perfetto sulla conclusione del
montenegrino.
La fase
intensa di gioco produce una quantità di gol (da entrambe le squadre) e
conclusioni che entusiasmano e vedono quattro gol in un minuto e 40. Tra
questi, è splendida la palombella perfetta di Pietro
Figlioli ed è al contempo un segnale che va a scalfire le certezze
soprattutto del forte portiere Radic.
I
campioni rispondono colpo su colpo, così tocca a Ivovic: anche lui non ci sta e
da lontano realizza il 5-3. La partita è bellissima e grazie al movimento di un
incisivo Figlioli, la difesa avversaria si apre e Aicardi colpisce ancora.
Temesti mura il numero 7 Mladan Janovic e nella controfuga e successiva, arriva
la svolta per l’Italia. Merito di Alex Giorgetti fa letteralmente
crollare le sicurezze acquisite in precedenza dagli avversari. È il pareggio
(5-5) che colma definitivamente un gap che poteva essere molto pericoloso.
Manca 1’50’’ all’intervallo di metà gara.
Esulta
Alex Giorgetti, 26 anni. Grande protagonista nel match col Montenegro grazie ai
suoi 4 gol. Photo Pasquale Mesiano/Inside/Deepbluemedia
Non
finisce così, perché a 10 secondi dalla sirena, Aicardi vince il duello con M.
Janovic, costringendolo a 20’’ nel pozzetto. I compagni, poi, sfruttano
l’occasione con un nuovo assist di Gallo per Giorgetti, che realizza il 6-5 da
un angolo difficile: il 26enne nato proprio a Budapest, diventa
inequivocabilmente il protagonista della gara. Sembra fatta per un riposo, con
la testa davanti agli avversari, ma a un secondo dalla fine, la
classe di Mladan Janovic dai 5m vale il 6-6 del Montenegro.
Dopo
gli otto gol del parziale precedente, il terzo tempo è avaro di
occasioni da gol nitide, da entrambe le parti. Un po’ per l’imprecisione delle
conclusioni e in parte per un paio di buoni interventi dei portieri. Ci vuole
la sortita diNiccolò Figari che dai due metri batte Zdravko Radic e
sblocca il tabellino ai -3’28’’ dal riposo. È il primo vantaggio italiano di
tutto il match: 7-6.
Il
Settebello ha l’occasione per mettere il discorso-bronzo al sicuro. Arriva l’8-6
con due espulsioni nella stessa azione per i montenegrini Ivovic (al
secondo fallo), e soprattutto Misic (terzo fallo) che finiscono nel pozzetto,
spalancando le porte al +2 italiano. Ancora una volta Alex Giorgetti fa valere
la potenza. Non c’è fuga, perché le risposte vincenti del Montenegro arrivano
con le reti di Petrovic e Kukovac, quest’ultimo segna su assist del
giocatore della Canottieri Napoli Darko Brguljan. Ancora parità all’ultimo
intervallo: è equilibrio totale.
Gli
ultimi 8’ sono appannaggio della lucidità italiana con l’uomo in più. Si
comincia con Petrovic out e ancora una volta con la bocca di fuoco azzurra per
eccellenza, Pietro Figlioli, autore della sassata imprendibile che vale il 9-8.
La reazione montenegrina vede Klikovac sbattere nuovamente contro un magnifico
Tempesti, anche se Mladan Janovic rende vano il gesto del portierone della Pro
Recco: è il 9-9. Lo score del Montenegro si ferma lì, perché Stefano
Tempesti è superlativo in due occasioni consecutive, in cui sotterra le
velleità del Montenegro, con parate straordinarie. E la squadra di
Campagna dimostra di essere performante e cinica alla perfezione. In superiorità numerica (Drasko Brguljan fuori dal match con tre falli
gravi), Aicardi insacca per il 10-9. Poi tocca anche all’altro
centroboa azzurro, Baraldi, sale in cattedra e sfrutta le debolezze degli
avversari ormai stanchi: Paskovic commette il fallo su di lui e Alex
Giorgetti (top scorer della partita con quattro centri) realizza il
penalty: 11-9 Italia e bronzo meritatissimo, nonostante un inizio di match
complicato.
L’Italia
riparte dal terzo posto di Budapest. Alcuni dei 13 azzurri (su tutti
i giovani Baraldi, Velotto, Fondelli e Di Fulvio) convocati da
Campagna, cominciano qui un percorso. Si spera che possa essere il più lucente
possibile. E per loro è, così come per i senatori, un terzo posto che sa di
nuovo inizio.
Scrivi Luca De Matteis
Fonte
Il mondo Del nuoto
E-MAIL: francisswim@gmail.com
FONE 5191415266
SIGA-ME PELO www.twitter.com/francisswim
FACEBOOK https://www.facebook.com/francisswimnatacao
FACEBOOK https://www.facebook.com/francisswimnatacao
WhatsApp 5197226748
No comments:
Post a Comment