L'ingaggio
di Francesco Di Fulvio da parte della Pro Recco non è proprio andato giù alla
dirigenza del Brescia. La conferma arriva dalle colonne di Bresciaoggi.it che
ha raccolto le dichiarazioni di Malchiodi e Borelli: "Ha preferito il vil
denaro ad una crescita graduale".
DA
GIORGETTI A DI FULVIO - E' passato un anno esatto da quando i lombardi
provarono in tutti i modi a scippare l'attaccante italo-ungherese ai campioni
d'Italia. Quest'anno le parti si sono invertite e anche l'esito delle
trattative è cambiato. La "vendetta" dei liguri indossa la calottina
di Francesco Di Fulvio, talentuoso attaccante che Campagna ha inserito
ormai in pianta stabile nel Settebello, e che rappresenta il primo colpo messo
a segno dal nuovo d.s. recchelino, Mino Marsili.
Di
seguito quanto riportato ieri dal quotidiano Bresciaoggi.it, a firma di
Fabrizio Vertua: «Il luccichio del denaro lo ha convinto», è l'amaro
commento del presidente Andrea Malchiodi. Decisamente più acceso l'animo
di Piero Borelli: «Io sono della vecchia guardia, per me una stretta di
mano, vale ancora. Ma probabilmente i tempi e le persone cambiano».
Il
direttore sportivo dell'An si riferisce a Barcellona, alla Final six della
Champions league, quando Di Fulvio andò da Malchiodi rivelandogli che al Recco
gli avevano offerto un ingaggio superiore al doppio di quello che prendeva a
Brescia. «A questo punto - racconta Borelli -, il giocatore strinse la mano a
Malchiodi, rassicurandolo che sarebbe restato a Brescia con Bovo, per
continuare a crescere e giocare in Champions». La partenza di Bovo per Recco
aveva messo in dubbio la permanenza del giocatore, che nonostante il ritorno
dell'allenatore se ne è andato lo stesso. «Si è fatto ammaliare dalle
rassicurazioni del nuovo direttore sportivo del Recco Marsili - sbotta Borelli
- che gli avrebbe detto che il nuovo allenatore lo stimerebbe tantissimo e
avrebbe il posto assicurato anche in coppa. Non ci
vuole molto per capire che non sarà così».
«Dispiace
perché tenevamo al giocatore - aggiunge Malchiodi - che qui avrebbe potuto
proseguire la sua maturazione attraverso un grande minutaggio sia in coppa sia
in campionato. - spiega - Ma non è stato molto lungimirante, ha pensato al
denaro immediato. Anche io non credo che possa trovare molto spazio in una
squadra già ad altissimo livello». Un problema che ormai riguarda Di Fulvio,
mentre l'An deve guardare avanti. Dopo aver sondato per un ritorno di Niccolò
Gitto - «ma le quotazioni reccheline alle quali i giocatori sono abituati non
esistono in nessuna parte d'Italia» sottolinea Borelli - la società bresciana
ha provato un abboccamento con Deni Fiorentini, difensore e grande uomo di
movimento sempre in forza al Recco, che quest'anno ha trovato poco spazio nella
corazzata ligure.
Intanto
è atteso in settimana l'incontro chiarificatore con il tecnico Alessandro Bovo
«che servirà a ritrovare le linee comuni per ricominciare il cammino
interrotto» assicura Malchiodi. Altra importante conferma, in attesa solamente
di essere ufficializzata, è la permanenza in biancazzurro del centroboa Michael
Bodegas. Il francese, legato a doppio filo a Bovo, ha rinunciato alle sirene
catalane del Barceloneta campione d'Europa. Restano poi da definire le
posizioni di Giuseppe Valentino, Daniele Giorgi, Alessandro Nora e Filippo
Legrenzi, giocatori senza contratto la cui conferma dipenderà dalle scelte di
Bovo. E proseguono i sondaggi su eventuali giovani da far crescere e maturare,
come avvenuto con Di Fulvio e Nicholas Presciutti. Esclusa una pista straniera,
a meno che non si ripresenti un altro caso come quello di Ugo Crousillat,
giocatore disposto ad essere impiegato solamente in Champions.
Fonte
http://waterpolo24.com/
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