Il successo netto negli 800m non è
passato inosservato. A testimonianza ulteriore che Gregorio Paltrinieri è una
certezza per il team italiano.#La sua Roma 2022 è appena cominciata. È chiamato
a disputare altre quattro gare, i ?suoi? 1500m, domani pomeriggio assieme al
suo inseparabile amico e compagno di allenamento Mimmo Acerenza, e altre tre
nelle acque libere di Ostia: 5 e 10 km e la staffetta. Ma SuperGreg non si tira
indietro, anzi rilancia: ?Il Mondiale di Budapest è andato per il meglio, ero
molto soddisfatto. E ora credo che la mia condizione possa essere anche
migliore di come stavo lì. Che tempo mi aspetto nei 1500m? L?importante è
vincere e so che servirà una gara veloce visto il livello degli avversari?.
Il riferimento, ovviamente, è a Mysha
Romanchuck e Florian Wellbrock, ormai suoi eterni rivali. Greg però avrà un
aiuto in più dal suo pubblico, che durante la sua gara è letteralmente esploso.
?Durante gli 800m le tribune stavano impazzendo, mentre nuotavo lo sentivo e lo
vedevo – spiega Gregorio –. E? stata una spinta incredibile, una emozione
indescrivibile?.
Lentamente l?asticella dell?età si
sta abbassando. Evento dopo evento le nuove generazioni del nuoto stanno
inanellando risultati clamorosi. Qui a Roma il rumeno Popovici ha siglato il
nuovo record del 100m stile libero, mentre l?italiano Galossi ha vinto un
bronzo negli 800m a 16 anni. ?Popovici mi ha gasato, è bestiale – ha sorriso
Paltrinieri –. E? stupendo come nuota. Ho visto la gara e mi ha davvero
impressionato. Anche Galossi, non dimentichiamo che ha 16 anni. Non parlerei di
futuro, ma di presente del nuoto italiano?.
La carriera di Paltrinieri è
straordinaria perché non ha mai vissuto momenti di pausa. È stata sempre
lineare, costante. Ovvio, come ogni percorso di crescita che si rispetti ha
avuto momenti di grande salita, alternate magari a scosse di assestamento, che
però l?atleta azzurro non ha mostrato mai all?esterno. Il minimo comune
denominatore che tutti conosciamo si è sempre chiamato podio o medaglia.
Successo, in altre parole. ?Negli 800m dagli Europei del 2012 sono andato per
sei volte consecutive a podio, o oro o argento. Nei 1500 idem, ne ho cinque
consecutivi. Ogni volte è stata una sfida incredibile, con se stessi e con gli
avversari. Dal 2012 sono cambiate mille cose attorno a me, anche gli sfidanti,
restare lì ha un significato particolare?.
Molto particolare. Perché vincere può
essere anche questione di fortuna, una volta. Ma casualità non si ripete.
Confermarsi negli anni e scrivere la storia significa avere qualcosa in più
dentro. ?Il talento conta tanto, ma non basta da solo – confessa Paltrinieri –.
Negli anni sono arrivato alla conclusione che se veramente ci metto tutto me
stesso, alla fine i risultati poi arrivano. Posso dire che è la mia
testardaggine che mi porta dove sono, non mollo mai. Tutto il resto è far
fatica tutto il giorno. E non tutti sono disposti a farlo, qualcuno magari lo
fa ma meno di me. Io mi sfondo ogni giorno. Ogni giorno arrivo in camera morto
e so che ho fatto il massimo?.
Qualche anno fa molti non
condividevano la scelta di aver iniziato il percorso parallelo delle acque
libere. Chi glielo fa fare? Sussurravano in tanti. Paltrinieri però non ha mai
avuto dubbi: ?Sono uno che chiede e si fa domande, ma poi faccio di testa mia.
Pochi erano d?accordo con me e questo mi ha fatto capire che era la scelta
giusta. Sono un tipo un po? particolare, prendo le cose sul personale. E oggi,
col senno di poi, devo dire che non sarei qua senza tutti i cambiamenti che ci
sono stati in questi anni. Il principale è stato senza dubbio provare nuovi
stimoli delle acque libere. Ogni giorni rimettere in gioco me stesso mi tiene
in vita e mi fa ritrovare uno spirito nuovo. Forse senza acque libere avrei
smesso?. Siamo certi che molti tifosi italiani ringrazieranno a vita il mare
per questo.
Andrea Staccioli / Deepbluemedia /
Insidefoto L?uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate
registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.
No comments:
Post a Comment