Settecolliche,
per la prima volta alla 51/a edizione, ha chiuso i battenti prima del previsto.
Alla pioggia, che già ieri aveva accompagnato le gare del pomeriggio, si sono
aggiunti vento, tuoni e fulmini che questa volta hanno costretto gli
organizzatori a dire “stop”. C’è stato comunque il tempo per due finali. Negli
800 Aurora Ponselè si è confermata in grandissima forma chiudendo la
gara, nella quale era già qualificata per l’Europeo, in 8’25’’86 davanti
all’ungherese Boglarka Kapas e Isabella Sinisi. “La partenza visto il
maltempo non è stata delle migliori, ma è andata bene, e con il mio
allenatore, Emanuele Sacchi, stiamo lavorando bene. Non posso chiedere di
meglio”, ha commentato la Ponselè.
Nella
finale dei 200 dorso maschili Peter Bernek ha vinto in 1’57’’80 davanti a Luca
Mencarini e Christopher Ciccarese, entrambi già qualificati per Berlino.
Proprio al momento dei 200 dorso femminili la manifestazione è stata
interrotta: Federica Pellegrini, Carlotta Zofkova, Katinka Hosszu e
compagne di corsia erano già scese in acqua ma il vento forte le ha costrette a
rientrare e ripararsi. Alle 18, poi, è arrivata la conferma ufficiale: la
manifestazione si conclude prima del previsto causa maltempo.
Non
hanno rinunciato, però, a scendere in vasca due delle protagoniste di questa
edizione del Settecolli: quando quasi tutti, atleti inclusi, avevano già
lasciato lo Stadio del Nuoto, la Pellegrini e la Hosszu, approfittando
del cielo tornato sereno, hanno improvvisato una gara sui 200 dorso:
alla fine ha vinto l’ungherese, volto di questo Settecolli, ai blocchi di
partenza in ben 11 gare, 12 se si include questo fuori programma. In vasca è
sceso anche Filippo Magnini che questa sera non ha potuto disputare la finale
dei 100 stile assieme a Marco Orsi, Luca Leonardi e Lorenzo Benatti. Poi tutti
a casa. L’appuntamento, ora, allo Stadio del Nuoto di Roma è a inizio agosto,
con i campionati italiani, ultimo test prima degli Europei in programma a
Berlino dal 18 al 24 agosto.
(Photo Giorgio Scala/Deepbluemedia/Insidefoto)
FONTE Scrivi
a Sonia Arpaia
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