Manila
Flamini e Mariangela Perrupato sono due veterane della nazionale italiana
di nuoto sincronizzato: le azzurre, prima di tutto amiche, sono entrate a far
parte del gruppo nei primi anni Duemila ed entrambe sono arrivate più volte a
medaglia nelle rassegne internazionali, tra cui il recente terzo posto al
Campionato europeo di Berlino. La Flamini, classe 1987 e originaria di
Velletri, è la capitana della squadra, mentre la Perrupato, nata a
Castrovillari e di un anno più giovane, ha già preso parte ai Giochi Olimpici
di Londra con Giulia Lapi, ottenendo un settimo posto. Ai recenti Campionati
italiani si sono classificate seconde in coppia. Le atlete del Bel Paese
raccontano a Olimpiazzurra le emozioni di Berlino, i loro successi e i prossimi
obiettivi.
Avete
portato a casa un fantastico bronzo ai recenti Campionati europei a
Berlino. Siete soddisfatte? Cosa avete provato?
“Siamo
davvero felici per il bronzo nel combinato. Non è la prima volta che prendiamo
una medaglia agli Europei, ma è stata la ciliegina sulla torta alla fine di una
stagione lunga e molto impegnativa”.
Le
gerarchie di Russia, Spagna e Ucraina appaiono quasi insuperabili, anche per il
fattore giudici. Che cosa ne pensate? Qual è il segreto per cercare di
avvicinarle?
“Durante
questi Campionati europei ci siamo rese conto che le squadre che ci precedono
non sono affatto insuperabili, anzi. Dobbiamo lavorare ancora molto, ma abbiamo
potuto notare, come del resto tutti, che Ucraina e soprattutto Spagna sono lì,
alla nostra portata. Per poterle scavalcare, in uno sport come il nostro,
purtroppo bisogna dimostrare di essere molto superiori, altrimenti i giudici
non trovano il coraggio di prendere posizione”.
Il prossimo
obiettivo saranno i Mondiali a Kazan. Come ritenete di avvicinarvi a questo
evento?
“Tra
poco inizieremo a creare, con l’aiuto di Anastasia Ermakova, l’esercizio per i
prossimi Campionati del mondo. Sicuramente abbiamo bisogno di una coreografia,
che sorprenda tutto il mondo, di tanto allenamento insieme e di confrontarci
già durante l’anno con le nostre dirette avversarie (Spagna, Ucraina e
Canada)”.
Siete
due veterane del gruppo della nazionale che cos’è cambiato, secondo voi, nel
circuito internazionale dai vostri esordi nei primi anni del Duemila ad ora?
“Quello
che ha subito un maggior cambiamento è il metodo di giudizio, che ha portato
anche ad un abbassamento generale dei punteggi. Inoltre a differenza di qualche
anno fa, quando si cercava di portare esercizi innovativi con idee sempre
nuove, si sta tornando purtroppo ad esercizi vecchio stampo e musiche
classiche, come l’Ucraina in questa stagione”.
Il
nuoto sincronizzato italiano sta crescendo sempre più, grazie anche ai vostri
successi, ma è ancora poco pubblicizzato. Che cosa ne pensate?
“In
quest’ultimo periodo, grazie anche alle trasmissioni “Vite in Apnea” e “Jump” è
stata data un po’ più di importanza a questo sport. Ma non abbastanza per i
nostri gusti, potremmo essere prese ancora più in considerazione sia dai
giornali che dalla televisione”.
Cosa
amate fare nel vostro tempo libero?
Manila: “Ne
abbiamo veramente poco di tempo libero ma la mia passione più grande dopo il
sincro è il disegno e la pittura”.
Mariangela:”Trascorriamo
le nostre giornate in piscina, quindi abbiamo pochissimo tempo libero. Appena
posso torno a Genova per stare con la mia famiglia e i miei amici! Amo
rilassarmi e ascoltare musica”.
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