Federica
Pellegrini e Gregorio Paltrinieri illuminano d'argento la vasca della Kazan
Arena nella quarta giornata dei campionati mondiali di nuoto. Nel giorno del
ventisettesimo compleanno la Divina del nuoto itliano - un oro olimpico,
quattro titoli mondiali, undici primati del mondo (tra cui l'attuale dei 200 sl
in 1'52"98), è seconda nei 200 stile libero in 1'55"32 (27"28,
56"45, 1'26"09 i passaggi) battuta solo dal fenomeno mondiale del
nuoto, la diciottenne statunitense Katie Ledecky, due record del mondo e due
titoli già nei 400 sl e 1500, che vince in 1'55"16 (27"16,
56"27, 1'25"83). Terza la campionessa mondiale di Barcellona 2013, la
connazionale Missy Franklin in 1'55"49 (27"20, 56"15,
1'26"09).
E' l'ennesimo record della sua sconfinata e leggendaria carriera: è per la sesta volta sul podio iridato nei "suoi" 200 stile libero. Un'impresa che nasce a Montreal dieci anni fa: argento nel 2005, bronzo nel 2007, oro nel 2009 e 2011, argento nel 2013. Solo Ryan Lochte giovedì nei 200 misti la potrebbe eguagliare (tre ori, un argento ed un bronzo dal 2005).
E' stata una finale durissima ed equilibrata contro avversarie giovanissime e in palla. Ci ha provato come sempre Femke Heemskerk, l'olandese e la più "anziana" della finale (1987) che ha il miglior tempo stagionale, passata velocissima ai 100 metri (55"84). Fede era sesta (56"45) con le favorite Franklin seconda (56"15) e Ledecky quarta (56"27). La virata ai 150 metri vedeva ancora in testa l'olandese, con le americane che si scambiavano la posizione (Ledecky seconda, Franklin terza). Fede era lì a 19 centesimi dal podio in quarta posizione. Poi il capolavoro nell'ultima vasca da 29"23 (dieci centesimi meglio della vincitrice), una progressione incessante, dinamica, elegante, che riportava la Divina al secondo posto iridato consegnandola alla leggenda del nuoto mondiale.
"Non mi spettavo un compleanno così bello; sono davvero emozionata. Ci ho creduto fino alla fine. Ne ho superate tante nella mia carriera. Forse più di qualsiasi altra atleta, tra cui anche la perdita di un allenatore (Alberto Castagnetti, ndr) che per me era come un padre. Altre in verità me le sono anche cercate - racconta visibilmente emozionata fino alle lacrime, l'atleta del CC Aniene allenata da Matteo Giunta - mi sarei accontentata anche di un bronzo per un centesimo. L'importante è esser lì dopo 10 anni. Questa medaglia è una grande conferma anche per chi diceva che sarebbe stato più facile gareggiare nei 400. I 200 stile libero ti succhiano tante energie fisiche e mentali perchè devi gestire tre turni di gara in due giorni sempre massimo per contrastare le più forti al mondo. Non mi aspettavo una vittoria perchè sapevo che Ledecky ha dalla sua parte la forza dei 18 anni e un grande talento. Sapevo che eravamo in tutte mezzo secondo ed estremamente determinate". Una medaglia dal valore incommensurabile, l'ottava mondiale (4 ori, tre argenti e un bronzo). "Questa medaglia è una grande ricompensa ad una stagione difficile. Nel 2005 ho versato lacrime di rammarico perchè avevo perso per una stupidata. Oggi sono lacrime di gioia - prosegue Fede, che quest'anno ha stabilito il primato italiano in tessuto in 1'55"00 il 4 luglio 2015 all'Open de Paris di Vichy - Mi sono confermata per il sesto mondiale consecutivo sul podio iridato, ricevendo i complimenti da due campionesse straordinarie come Van Almsick e la Manaudou. Ne sono orgogliosa. Mi sono regalata un compleanno eccezionale, ma ora rimando i festeggiamenti perchè mi concentrerò sulla staffetta 4x200. Non credo che farò i 100 stile libero".
Estremamente soddisfa tto il tecnico Matteo Giunta: "La staffetta del primo giorno mi ha emozionato - sottolinea il pesarese - Magnini sembrava avesse 20 anni. Questa gara invece mi ha riempito di gioia perchè il lavoro svolto si è rivelato determinante. Provo grande appagamento; era una finale difficile con tutte le più forti in campo. Non è possibile confrontare i tempi con quelli nuotati nei meeting stagionali, perchè subentrano componenti diverse. Delle volte si vince prima di salire sui blocchi. Poi c'è chi si esalta e chi si fa sopraffare dalla fatica. Ora ci godiamo questa medaglia e poi penseremo alla staffetta".
Di super in super. Gregorio Paltrinieri è secondo negli 800 stile libero in 7'40"81 (1'53"42 ai 200, 3'50"09 ai 400, 5'46"29 ai 600 e chiusure in 28"26 e 28"15) col record europeo tolto al compagno di allenamenti ad Ostia, nel Centro Federale, Gabriele Detti (7'42"74 dell'8 aprile 2014 agli Assoluti di Riccione). Il primo round sulle lunghe distanze è del cinese campione olimpico e mondiale Sun Yang, già vincitore dei 400 sl e d'argento nei 200, in 7'39"96 (1'53"61, 3'50"27, 5'46"70). Il cinese, fermato per tre mesi lo scorso anno dopo esser risultato positivo alla trimitazidina, ha succhiato la ruota di superGreg per tre quarti gara ed è poi esploso negli ultimi 100 metri rimontando l'azzurro, sesto sulla distanza a Barcellona 2013 e vincitore di quattro medaglie europee (doppietta negli 800 e 1500 a Berlino 2014; argento negli 800 e oro nei 1500 a Debrecen 2012). "Prima di salire sul blocco ero un po' agitato - dichiara il ventenne di Carpi, stanziale al centro federale di Ostia diretto dal tecnico federale Stefano Morini - sapevo di poter far bene ma gli 800 non li sento miei come i 1500. Ho provato ad andare via prima ai 500 poi ai 600 metri, ma tutte le volte che mi giravo per respirare vedevo sempre Sun Yang attaccato. Sapevo che lui è più forte allo sprint, negli ultimi 100 metri non c'è storia. Visti i tempi della finale mi dispiace per il mio amico Gabriele Detti che, se fosse stato qui, avrebbe potuto lottare per una medaglia. Vorrà dire che ci divertiremo insieme alle Olimpiadi. Adesso voglio concentrarmi sui 1500. Il primo round è del cinese, ma voglio renderglielo. Quella sarà una gara diversa dove avrò più chances. Alcuni dicono che sono l'atleta azzurro a cui Federica Pellegrini cederà il testimone. Ma Fede è Fede. La più forte nuotatrice italiana di tutti i tempi. Proverò anch'io a restare sul podio per sei mondiali consecutivi, ma obiettivamente è un'impresa quasi impossibile. Lei è eccezionale e le rinnovo i complimenti per questa medaglia storica" conclude Super Greg che sabato 8 agosto nuoterà le batterie dei 1500. Domenica c'è la finale. Gongola al suo finaco l'allenatore e tecnico federale Stefano Morini: "Sono strafelice per lui - dichiara il responsabile tecnico del Centro federale di Ostia, dove si allenano oltre a Paltrinieri, gli altri azzurri Detti, Carli, Caramignoli e Pirozzi - ha disputato la gara che volevamo. Sun è ancora lontano negli 800 ma, toccandomi tutto, penso che nei 1500 sl abbiamo maggiori opportunità. Pensavo si potesse vincere con questo tempo e che il cinese potesse cedere nei passaggi intermedi. Invece ha incrementato l'allenamento nel fondo; ha svolto un buon lavoro. Sono rammaricato per l'assenza di Detti che avrebbe lottato per il podio. Ora sotto con i 1500 che guarderò come sempre davanti la tv con due cronometri, uno per le frequenze e uno per i passaggi".
Sono i primi due argenti del nuoto iridato, terza medaglia dopo il bronzo della 4x100 stile libero. Undici medaglie totali (2 ori, 2 argento, 7 bronzi).
La giornata si chiude col sesto posto della staffetta mista mista col record italiano di 3'45"59 (battuto il limite precedente nuotato in batteria di 3'46"03). Ha vinto la Gran Bretagna col record del mondo in 3'41"71. "Bella emozione, ho il rammarico di esser passato troppo piano - spiega Simone Sabbioni, primo frazionista a dorso - sono tornato meglio e volevo chiudere come questa mattina. Però non si può sempre migliorare". Solo contro tutti uomini, ad eccezione della Russia, Arianna Castiglioni ha tenuto bene: "Molto meglio rispetto alla mattina e a ieri pomeriggio - racconta la primatista italiana in tessuto dei 100 rana - Sto riprendendo il morale, sono soddisfatta, soprattutto perchè ho gareggiato con tutti i maschi accanto". Poi la farfalla con Piero Codia: "Potevamo far tutti meglio; almeno parlo per me - spiega il triestino romano d'adozione - Voglio rivolgere i complimenti a tutti per il record". La chiusura con lo stile libero ben nuotato da Silvia Di Pietro: "E' una gara divertente - dichiara Di Pietro - spesso scherziamo con i ragazzi in camera di chiamata. Si entra delle volte con delle onde alte e bisogna cercare di dare il 100% subito".
Aveva aperto la sessione Marco Orsi che si è fermato al quattordicesimo posto delle semifinali dei 100 stile libero con 48"69 (23"09). Il miglior tempo è dell'australiano Cameron McEvoy, autore del primo tempo mondiale dell'anno in 47"94. Squalificato per partenza falsa il favoritissimo russo Vladimir Morozov. Per Orsi - 24enne bolognese di Budrio, seguito da Roberto Odaldi e tesserato per Fiamme Oro e Uisp Bologna - è la prima volta iridata nella specialità. "C'è rammarico perchè potevo raggiungere la finale - racconta il medagliato di bronzo con la staffetta 4x100 stile libero - il passaggio era buono ma mi sono mancati gli ultimi 25 metri. Il mese di allenamenti perso per problemi personali si è sentito, oltre al freddo in vasca. Spero di far meglio nei 50 stile libero dove darò tutto".
Elimnata in semifinale anche Elena Gemo nei 50 dorso. La primatista italiana con 28"07, realizzato il 12 giugno scorso al Settecolli, ha chiuso in 28"21 peggiorando il 28"18 del mattino. Per l'ingresso in finale bisognava battere il primato italiano e scendere a 28" netti (ottava e ultima delle finaliste la greca Drakou 28"01). "All'entrata mi sentivo bene, poi con le alte frequenze non riesco a coordinare gambe e braccia - racconta la 28enne padovana ma romana di adozione, tesserata per Forestale e CC Aniene e seguita da Mirko Nozzolillo - è come se mi spegnessi. Non penso sia una questione di forma perchè in allenamento rispondo bene. Mi dispiace perchè potevo dare di più".
E' l'ennesimo record della sua sconfinata e leggendaria carriera: è per la sesta volta sul podio iridato nei "suoi" 200 stile libero. Un'impresa che nasce a Montreal dieci anni fa: argento nel 2005, bronzo nel 2007, oro nel 2009 e 2011, argento nel 2013. Solo Ryan Lochte giovedì nei 200 misti la potrebbe eguagliare (tre ori, un argento ed un bronzo dal 2005).
E' stata una finale durissima ed equilibrata contro avversarie giovanissime e in palla. Ci ha provato come sempre Femke Heemskerk, l'olandese e la più "anziana" della finale (1987) che ha il miglior tempo stagionale, passata velocissima ai 100 metri (55"84). Fede era sesta (56"45) con le favorite Franklin seconda (56"15) e Ledecky quarta (56"27). La virata ai 150 metri vedeva ancora in testa l'olandese, con le americane che si scambiavano la posizione (Ledecky seconda, Franklin terza). Fede era lì a 19 centesimi dal podio in quarta posizione. Poi il capolavoro nell'ultima vasca da 29"23 (dieci centesimi meglio della vincitrice), una progressione incessante, dinamica, elegante, che riportava la Divina al secondo posto iridato consegnandola alla leggenda del nuoto mondiale.
"Non mi spettavo un compleanno così bello; sono davvero emozionata. Ci ho creduto fino alla fine. Ne ho superate tante nella mia carriera. Forse più di qualsiasi altra atleta, tra cui anche la perdita di un allenatore (Alberto Castagnetti, ndr) che per me era come un padre. Altre in verità me le sono anche cercate - racconta visibilmente emozionata fino alle lacrime, l'atleta del CC Aniene allenata da Matteo Giunta - mi sarei accontentata anche di un bronzo per un centesimo. L'importante è esser lì dopo 10 anni. Questa medaglia è una grande conferma anche per chi diceva che sarebbe stato più facile gareggiare nei 400. I 200 stile libero ti succhiano tante energie fisiche e mentali perchè devi gestire tre turni di gara in due giorni sempre massimo per contrastare le più forti al mondo. Non mi aspettavo una vittoria perchè sapevo che Ledecky ha dalla sua parte la forza dei 18 anni e un grande talento. Sapevo che eravamo in tutte mezzo secondo ed estremamente determinate". Una medaglia dal valore incommensurabile, l'ottava mondiale (4 ori, tre argenti e un bronzo). "Questa medaglia è una grande ricompensa ad una stagione difficile. Nel 2005 ho versato lacrime di rammarico perchè avevo perso per una stupidata. Oggi sono lacrime di gioia - prosegue Fede, che quest'anno ha stabilito il primato italiano in tessuto in 1'55"00 il 4 luglio 2015 all'Open de Paris di Vichy - Mi sono confermata per il sesto mondiale consecutivo sul podio iridato, ricevendo i complimenti da due campionesse straordinarie come Van Almsick e la Manaudou. Ne sono orgogliosa. Mi sono regalata un compleanno eccezionale, ma ora rimando i festeggiamenti perchè mi concentrerò sulla staffetta 4x200. Non credo che farò i 100 stile libero".
Estremamente soddisfa tto il tecnico Matteo Giunta: "La staffetta del primo giorno mi ha emozionato - sottolinea il pesarese - Magnini sembrava avesse 20 anni. Questa gara invece mi ha riempito di gioia perchè il lavoro svolto si è rivelato determinante. Provo grande appagamento; era una finale difficile con tutte le più forti in campo. Non è possibile confrontare i tempi con quelli nuotati nei meeting stagionali, perchè subentrano componenti diverse. Delle volte si vince prima di salire sui blocchi. Poi c'è chi si esalta e chi si fa sopraffare dalla fatica. Ora ci godiamo questa medaglia e poi penseremo alla staffetta".
Di super in super. Gregorio Paltrinieri è secondo negli 800 stile libero in 7'40"81 (1'53"42 ai 200, 3'50"09 ai 400, 5'46"29 ai 600 e chiusure in 28"26 e 28"15) col record europeo tolto al compagno di allenamenti ad Ostia, nel Centro Federale, Gabriele Detti (7'42"74 dell'8 aprile 2014 agli Assoluti di Riccione). Il primo round sulle lunghe distanze è del cinese campione olimpico e mondiale Sun Yang, già vincitore dei 400 sl e d'argento nei 200, in 7'39"96 (1'53"61, 3'50"27, 5'46"70). Il cinese, fermato per tre mesi lo scorso anno dopo esser risultato positivo alla trimitazidina, ha succhiato la ruota di superGreg per tre quarti gara ed è poi esploso negli ultimi 100 metri rimontando l'azzurro, sesto sulla distanza a Barcellona 2013 e vincitore di quattro medaglie europee (doppietta negli 800 e 1500 a Berlino 2014; argento negli 800 e oro nei 1500 a Debrecen 2012). "Prima di salire sul blocco ero un po' agitato - dichiara il ventenne di Carpi, stanziale al centro federale di Ostia diretto dal tecnico federale Stefano Morini - sapevo di poter far bene ma gli 800 non li sento miei come i 1500. Ho provato ad andare via prima ai 500 poi ai 600 metri, ma tutte le volte che mi giravo per respirare vedevo sempre Sun Yang attaccato. Sapevo che lui è più forte allo sprint, negli ultimi 100 metri non c'è storia. Visti i tempi della finale mi dispiace per il mio amico Gabriele Detti che, se fosse stato qui, avrebbe potuto lottare per una medaglia. Vorrà dire che ci divertiremo insieme alle Olimpiadi. Adesso voglio concentrarmi sui 1500. Il primo round è del cinese, ma voglio renderglielo. Quella sarà una gara diversa dove avrò più chances. Alcuni dicono che sono l'atleta azzurro a cui Federica Pellegrini cederà il testimone. Ma Fede è Fede. La più forte nuotatrice italiana di tutti i tempi. Proverò anch'io a restare sul podio per sei mondiali consecutivi, ma obiettivamente è un'impresa quasi impossibile. Lei è eccezionale e le rinnovo i complimenti per questa medaglia storica" conclude Super Greg che sabato 8 agosto nuoterà le batterie dei 1500. Domenica c'è la finale. Gongola al suo finaco l'allenatore e tecnico federale Stefano Morini: "Sono strafelice per lui - dichiara il responsabile tecnico del Centro federale di Ostia, dove si allenano oltre a Paltrinieri, gli altri azzurri Detti, Carli, Caramignoli e Pirozzi - ha disputato la gara che volevamo. Sun è ancora lontano negli 800 ma, toccandomi tutto, penso che nei 1500 sl abbiamo maggiori opportunità. Pensavo si potesse vincere con questo tempo e che il cinese potesse cedere nei passaggi intermedi. Invece ha incrementato l'allenamento nel fondo; ha svolto un buon lavoro. Sono rammaricato per l'assenza di Detti che avrebbe lottato per il podio. Ora sotto con i 1500 che guarderò come sempre davanti la tv con due cronometri, uno per le frequenze e uno per i passaggi".
Sono i primi due argenti del nuoto iridato, terza medaglia dopo il bronzo della 4x100 stile libero. Undici medaglie totali (2 ori, 2 argento, 7 bronzi).
La giornata si chiude col sesto posto della staffetta mista mista col record italiano di 3'45"59 (battuto il limite precedente nuotato in batteria di 3'46"03). Ha vinto la Gran Bretagna col record del mondo in 3'41"71. "Bella emozione, ho il rammarico di esser passato troppo piano - spiega Simone Sabbioni, primo frazionista a dorso - sono tornato meglio e volevo chiudere come questa mattina. Però non si può sempre migliorare". Solo contro tutti uomini, ad eccezione della Russia, Arianna Castiglioni ha tenuto bene: "Molto meglio rispetto alla mattina e a ieri pomeriggio - racconta la primatista italiana in tessuto dei 100 rana - Sto riprendendo il morale, sono soddisfatta, soprattutto perchè ho gareggiato con tutti i maschi accanto". Poi la farfalla con Piero Codia: "Potevamo far tutti meglio; almeno parlo per me - spiega il triestino romano d'adozione - Voglio rivolgere i complimenti a tutti per il record". La chiusura con lo stile libero ben nuotato da Silvia Di Pietro: "E' una gara divertente - dichiara Di Pietro - spesso scherziamo con i ragazzi in camera di chiamata. Si entra delle volte con delle onde alte e bisogna cercare di dare il 100% subito".
Aveva aperto la sessione Marco Orsi che si è fermato al quattordicesimo posto delle semifinali dei 100 stile libero con 48"69 (23"09). Il miglior tempo è dell'australiano Cameron McEvoy, autore del primo tempo mondiale dell'anno in 47"94. Squalificato per partenza falsa il favoritissimo russo Vladimir Morozov. Per Orsi - 24enne bolognese di Budrio, seguito da Roberto Odaldi e tesserato per Fiamme Oro e Uisp Bologna - è la prima volta iridata nella specialità. "C'è rammarico perchè potevo raggiungere la finale - racconta il medagliato di bronzo con la staffetta 4x100 stile libero - il passaggio era buono ma mi sono mancati gli ultimi 25 metri. Il mese di allenamenti perso per problemi personali si è sentito, oltre al freddo in vasca. Spero di far meglio nei 50 stile libero dove darò tutto".
Elimnata in semifinale anche Elena Gemo nei 50 dorso. La primatista italiana con 28"07, realizzato il 12 giugno scorso al Settecolli, ha chiuso in 28"21 peggiorando il 28"18 del mattino. Per l'ingresso in finale bisognava battere il primato italiano e scendere a 28" netti (ottava e ultima delle finaliste la greca Drakou 28"01). "All'entrata mi sentivo bene, poi con le alte frequenze non riesco a coordinare gambe e braccia - racconta la 28enne padovana ma romana di adozione, tesserata per Forestale e CC Aniene e seguita da Mirko Nozzolillo - è come se mi spegnessi. Non penso sia una questione di forma perchè in allenamento rispondo bene. Mi dispiace perchè potevo dare di più".
AZZURRI
IN FINALE E RIEPILOGO
Uomini
100m Stile Libero (Semifinali)
RI 48"04 di Filippo Magnini il 29 luglio 2009 ai Mondiali di Roma
Primato italiano in tessuto 48"12 di Filippo Magnini il 28 luglio 2005 ai Mondiali di Montreal
14. Marco Orsi 48.69 eliminato
RI 48"04 di Filippo Magnini il 29 luglio 2009 ai Mondiali di Roma
Primato italiano in tessuto 48"12 di Filippo Magnini il 28 luglio 2005 ai Mondiali di Montreal
14. Marco Orsi 48.69 eliminato
Donne
50m Dorso (Semifinali)
RI 28"07 di Elena Gemo il 12 giugno 2015 al Settecolli di Roma
11. Elena Gemo 28"21 eliminata
RI 28"07 di Elena Gemo il 12 giugno 2015 al Settecolli di Roma
11. Elena Gemo 28"21 eliminata
Donne
200m Stile Libero (Finale)
RM 1'52"98 di Federica Pellegrini il 29 luglio 2009 ai Mondiali di Roma
Primato italiano in tessuto 1'55"00 di Federica Pellegrini il 4 luglio 2015 all'Open de Paris di Vichy
2. Federica Pellegrini 1'55"32
RM 1'52"98 di Federica Pellegrini il 29 luglio 2009 ai Mondiali di Roma
Primato italiano in tessuto 1'55"00 di Federica Pellegrini il 4 luglio 2015 all'Open de Paris di Vichy
2. Federica Pellegrini 1'55"32
Uomini
800m Stile Libero
PREC. RE 7'42"74 di Gabriele Detti l'8 aprile 2014 agli Assoluti di Riccione
2. Gregorio Paltrinieri 7'40"81 RE
PREC. RE 7'42"74 di Gabriele Detti l'8 aprile 2014 agli Assoluti di Riccione
2. Gregorio Paltrinieri 7'40"81 RE
4x100
mista mixed (Finale)
6. Italia 3'45"59 RI
con Simone Sabbioni (53"68), Arianna Castiglioni (1'06"4), Piero Codia (51"59), Silvia Di Pietro (53"88)
6. Italia 3'45"59 RI
con Simone Sabbioni (53"68), Arianna Castiglioni (1'06"4), Piero Codia (51"59), Silvia Di Pietro (53"88)
MEDAGLIERE
(0-2-1)
200 sl
fem.
2. Federica Pellegrini 1'55"32
2. Federica Pellegrini 1'55"32
800 sl
M
2. Gregorio Paltrinieri 7'40"81
2. Gregorio Paltrinieri 7'40"81
4x100
sl mas.
3. Italia 3'12"53
con Luca Dotto 48"75, Marco Orsi 47"75, Michele Santucci 48"48, Filippo Magnini 47"55
3. Italia 3'12"53
con Luca Dotto 48"75, Marco Orsi 47"75, Michele Santucci 48"48, Filippo Magnini 47"55
FINALI
(8)
400 sl
fem.
7. Diletta Carli 4'07"30
7. Diletta Carli 4'07"30
4x100
sl mas.
3. Italia 3'12"53
con Luca Dotto 48"75, Marco Orsi 47"75, Michele Santucci 48"48, Filippo Magnini 47"55
3. Italia 3'12"53
con Luca Dotto 48"75, Marco Orsi 47"75, Michele Santucci 48"48, Filippo Magnini 47"55
4x100
sl fem.
6. Italia 3'37"16
con Erika Ferraioli 54"80, Silvia Di Pietro 53"63, Laura Letrari 55"00, Federica Pellegrini 53"73
6. Italia 3'37"16
con Erika Ferraioli 54"80, Silvia Di Pietro 53"63, Laura Letrari 55"00, Federica Pellegrini 53"73
1500 sl
fem.
8. Aurora Ponselè 16'09"56
8. Aurora Ponselè 16'09"56
100
rana
8. Arianna Castiglioni 1'07"60
8. Arianna Castiglioni 1'07"60
800 sl
mas.
2. Gregorio Paltrinieri 7'40"81
2. Gregorio Paltrinieri 7'40"81
200 sl
fem.
2. Federica Pellegrini 1'55"32
2. Federica Pellegrini 1'55"32
4x100
mista mista
6. Italia 3'45"59
con Simone Sabbioni 53"68, Arianna Castiglioni 1'06"44, Piero Codia 51"59, Silvia Di Pietro 53"88
6. Italia 3'45"59
con Simone Sabbioni 53"68, Arianna Castiglioni 1'06"44, Piero Codia 51"59, Silvia Di Pietro 53"88
RECORD
EUROPEI (1)
800 sl
M
Gregorio Paltrinieri 7'40"81
Gregorio Paltrinieri 7'40"81
RECORD
ITALIANI (4)
800 sl M
Gregorio Paltrinieri 7'40"81
800 sl M
Gregorio Paltrinieri 7'40"81
4x100
sl fem.
Italia 3'37"16
con Erika Ferraioli 54"80, Silvia Di Pietro 53"63, Laura Letrari 55"00, Federica Pellegrini 53"73
Italia 3'37"16
con Erika Ferraioli 54"80, Silvia Di Pietro 53"63, Laura Letrari 55"00, Federica Pellegrini 53"73
4x100
mista mixed
Italia 3'46"03 In batteria
con Simone Sabbioni 53"46, Arianna Castiglioni 1'07"13, Matteo Rivolta 51"29, Erika Ferraioli 54"15
Italia 3'46"03 In batteria
con Simone Sabbioni 53"46, Arianna Castiglioni 1'07"13, Matteo Rivolta 51"29, Erika Ferraioli 54"15
4x100
mista mixed
6. Italia 3'45"59 in finale
con Simone Sabbioni 53"68, Arianna Castiglioni 1'06"44, Piero Codia 51"59, Silvia Di Pietro 53"88
6. Italia 3'45"59 in finale
con Simone Sabbioni 53"68, Arianna Castiglioni 1'06"44, Piero Codia 51"59, Silvia Di Pietro 53"88
MIGLIORI
PRESTAZIONI ITALIANE IN TESSUTO (1)
100
rana fem.
Arianna Castiglioni 1'06"95 in semifinale
Arianna Castiglioni 1'06"95 in semifinale
PRIMATI
PERSONALI (3)
1500 sl
fem.
Aurora Ponselè 16'12"01 in batteria
Aurora Ponselè 16'09"56 in finale
Aurora Ponselè 16'12"01 in batteria
Aurora Ponselè 16'09"56 in finale
100
rana fem.
Arianna Castiglioni 1'06"95 in semifinale*
Arianna Castiglioni 1'06"95 in semifinale*
*
migliore prestazione italiana in tessuto
foto
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