CORTESIA
FEDERNUOTO ITALIA
Un
tuffo nel futuro. La struttura sportiva del centro di preparazione olimpica del
Coni “Giulio Onesti”, a Roma, è finalmente completa, grazie agli investimenti
della Coni Servizi e alla collaborazione tecnica della Federnuoto. A circa tre
anni dall'inaugurazione del complesso dei tuffi (che era stato distrutto dalle
fiamme il 3 settembre 1992), adesso è disponibile anche la palestra, dotata
delle più elevate tecnologie.
La rinnovata struttura coperta è composta da una piscina da 25 metri con tribuna lineare e da una vasca per i tuffi dotata di piattaforme da 10, 7, 5 e 3 metri, da due trampolini da 3 metri, tre trampolini da 1 metro, da una buca per gli allenamenti a secco con due trampolini e una piccola tribuna, e da un locale "palestra" dotato, tra l'altro, di macchinari d'eccellenza, tappeto elastico, pedana facilitata e trampolini a secco. Nella vasca dei tuffi, peraltro, sono disponibili telecamere esterne e subacquee che riprendono i salti da tutte le angolazioni consentendo la visione immediata e la successiva analisi biomeccanica attraverso la registrazione automatica su un computer in sala regia.
Soddisfazione e apprezzamento sono stati espressi dal cittì della Nazionale Giorgio Cagnotto, dal dirigente Klaus Dibiasi, dal plurimedagliato ex atleta romano e tecnico Nicola Marconi e dalla campionessa azzurra Tania Cagnotto.
Giorgio Cagnotto: "Siamo felici di avere a disposizione una palestra all'avanguardia che ci pone nelle stesse condizioni di allenamento di Cina, Russia, Messico, Stati Uniti, Canada e Australia. Si tratta di un passo molto importante verso il futuro, compiuto dopo il recupero del castello dei tuffi dell'Acqua Acetosa a quasi 19 anni dall'incendio che lo distrusse. In occasione dell'inaugurazione del nuovo impianto, avvenuta tre anni fa, ringraziai i presidenti di Federnuoto e di CONI per l'impegno mantenuto, ma gli dissi che era come avere a disposizione una Ferrari senza una gomma. Ora il movimento può vantare un complesso come pochi al mondo".
La rinnovata struttura coperta è composta da una piscina da 25 metri con tribuna lineare e da una vasca per i tuffi dotata di piattaforme da 10, 7, 5 e 3 metri, da due trampolini da 3 metri, tre trampolini da 1 metro, da una buca per gli allenamenti a secco con due trampolini e una piccola tribuna, e da un locale "palestra" dotato, tra l'altro, di macchinari d'eccellenza, tappeto elastico, pedana facilitata e trampolini a secco. Nella vasca dei tuffi, peraltro, sono disponibili telecamere esterne e subacquee che riprendono i salti da tutte le angolazioni consentendo la visione immediata e la successiva analisi biomeccanica attraverso la registrazione automatica su un computer in sala regia.
Soddisfazione e apprezzamento sono stati espressi dal cittì della Nazionale Giorgio Cagnotto, dal dirigente Klaus Dibiasi, dal plurimedagliato ex atleta romano e tecnico Nicola Marconi e dalla campionessa azzurra Tania Cagnotto.
Giorgio Cagnotto: "Siamo felici di avere a disposizione una palestra all'avanguardia che ci pone nelle stesse condizioni di allenamento di Cina, Russia, Messico, Stati Uniti, Canada e Australia. Si tratta di un passo molto importante verso il futuro, compiuto dopo il recupero del castello dei tuffi dell'Acqua Acetosa a quasi 19 anni dall'incendio che lo distrusse. In occasione dell'inaugurazione del nuovo impianto, avvenuta tre anni fa, ringraziai i presidenti di Federnuoto e di CONI per l'impegno mantenuto, ma gli dissi che era come avere a disposizione una Ferrari senza una gomma. Ora il movimento può vantare un complesso come pochi al mondo".
Klaus
Dibiasi: "Col crescere dei coefficienti la preparazione fisica è
indispensabile. Finalmente abbiamo tutti gli elementi per svolgere nel migliore
dei modi la fase a secco attraverso il completamento della palestra che rende
il complesso dei tuffi dell'Acqua Acetosa adeguato alle esigenze dei tuffi
d'elite. Il nostro progetto mira a rendere la struttura un centro federale, sia
con atleti stanziali, se d'interesse nazionale, sia aperto alle società per
collegiali di approfondimento. Manca ancora il completamento della bolla che si
rende necessaria soprattutto per sperimentare tuffi particolamente pericolosi
dalla piattaforma; ma siamo fiduciosi che nel prossimo futuro potremmo
disporne".
Tania
Cagnotto: "Sicuramente la palestra è un aspetto fondamentale per
assicurare la crescita del movimento in termini qualitativi e numerici. Siamo
contenti che il circuito italiano possa goderne, soprattutto in relazione alla
formazione degli atleti che prenderanno il nostro posto dopo le Olimpiadi di
Rio de Janeiro. I tuffi italiani hanno bisogno di strutture per alimentare la
base dei praticanti e consolidarsi in ambito internazionale. Il complesso
dell'Acqua Acetosa può rispondere ad entrambe le esigenze e diventare un punto
di partenza di eccezionale rilevanza soprattutto in chiave giovanile".
Nicola
Marconi: "Proprio in questi giorni parlavo, ai Giochi Mondiali
Universitari, in svolgimento a Gwangju, del nuovo complesso dell'Acqua Acetosa
con gli allenatori canadesi. Gli ho mostrato le fotografie della palestra e ho
ricevuto i loro complimenti. Tutti hanno osservato che si tratta di un centro
completo e che siamo fortunati a poterne disporre. Mi riferisco soprattutto al
periodo della formazione in ambito giovanile. La palestra acquisisce un valore
preponderante sulla piscina perché il 70% del lavoro si compie attraverso la
ripetizione sistematica dei gesti, ad esempio con l'uso del tappeto elastico,
della pedana facilitata, del trampolino a secco. Gesti ripetuti migliaia di
volte che poi si cercherà di replicare dai trampolini, formando la base tecnica
di ogni potenziale atleta di interesse nazionale".
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